Economia

In Lombardia 17.754 imprese
chiuse. A Cremona il dato più alto

La crisi dovuta alla pandemia, il conflitto in Ucraina e le tensioni sui mercati dell’energia stanno mettendo a dura prova il nostro sistema economico, rendendo insostenibili i costi di produzione e i servizi. Fattori che sono alla base della chiusura delle imprese: in Lombardia a chiudere i battenti sono state 17.754 aziende. In un anno si è registrato più del doppio delle cessazioni. I numeri sono riferiti al report di Unioncamere Lombardia relativi al terzo trimestre del 2022 che certifica un saldo negativo tra le cessazioni di attività e le nuove iscrizioni ai registri delle Camere di commercio.

Otto province su 12 hanno perso imprese: Cremona, con un – 3,3%, registra uno dei dati più alti, seguita da Lodi, con un -3%, Lecco -2,5%, e Bergamo con -2,1%. Meglio Monza-Brianza con -1,3%, Mantova con -1,3%, Varese con -1% e Como con -0,9%.  Stabile la posizione di Milano, con nessuna variazione percentuale rispetto a settembre 2021. Le province che invece hanno fatto registrare una leggera espansione sono Brescia e Sondrio, entrambe con un +0,4%, e Pavia con +0,3%.

La diminuzione del numero di imprese attive è stata registrata soprattutto nel commercio e nell’industria, entrambi con una percentuale di -2,6%, e nelle attività di alloggio e ristorazione (-1,8%). Anche le costruzioni tornano in territorio negativo (-1,3%): lo stock di imprese edili rimane comunque ampiamente superiore ai livelli pre-Covid. L’agricoltura conferma la tendenza strutturale al ridimensionamento (-0,9%), sebbene il processo di contrazione stia rallentando. La voce “altri servizi” rimane il solo settore in crescita (+1,7%).

A limitare ancora i danni dell’economia lombarda è stata la stabilità delle nuove imprese iscritte nel registro delle Camere di commercio: 10.630. Un dato leggermente positivo (+0,2%) che ha confermato il trend pre-Covid, in controtendenza con il quadro nazionale in diminuzione.

Quanto alle forme giuridiche delle imprese, sono cresciute solo le società di capitali (+3,6% su base annua). Le società di persone e le ditte individuali sono diminuite rispettivamente del 2,5 e del 2,9%.

S.P.

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