Cronaca

Gang giovanili, il Cremonese sotto
la lente nel rapporto Transcrime

Il fenomeno delle gang giovanili è in crescita e persiste in quasi tutte le regioni italiane, con una predominanza nel centro-nord. Il territorio cremonese, a questo proposito, è tra quelli in cui la tendenza alla formazione di gruppi di minorenni e non con finalità delittuose si evidenzia piuttosto nettamente, in quanto è rilevata la presenza di due diverse tipologie di bande. Questo quanto emerge dal rapporto di Transcrime, centro studi sulla criminalità dell’Università Cattolica, pubblicato nelle scorse settimane.

La prima tipologia di banda, rilevata come presenza significativa, riguarda gruppi “caratterizzati da legami deboli, una natura fluida, privi di gerarchia. E’ il caso, come cita il rapporto, del gruppo noto come Cremona Dissing, oggetto di diverse operazioni da parte dei Carabinieri di Cremona. Tra i reati più frequenti, si contano attività violente o devianti occasionali: risse, percosse e lesioni. In un terzo dei casi, che è poi quanto accaduto anche a Cremona, sono coinvolti in rapine o furti in pubblica via, spesso a danno di coetanei. Quasi un gruppo su tre compie atti di bullismo, e si registrano inoltre episodi di minacce con armi da taglio e di violenza sessuale.

Riguardo alla composizione di queste gang, “dai dati raccolti è emerso che in quasi la metà dei casi sono composte in prevalenza da italiani, e meno di una su tre è composta in prevalenza da stranieri”. I membri hanno generalmente una età compresa fra i 15 e i 17 anni, anche se non manca una presenza anche di maggiorenni.

Un altro tipo di gang giovanili che si può trovare nel Cremonese, e che il report indica come “presenza stabile”, riguarda gruppi con una struttura definita, e che si ispirano a organizzazioni criminali o gang estere, come ad esempio maras, pandillas, gang statunitensi, confraternite nigeriane o gruppi delle banlieu francesi.

Queste gang sono spesso caratterizzate dalla presenza di simboli identificativi, da un’organizzazione strutturata o semi-strutturata e da una continuità operativa nel tempo. La nascita di questi gruppi è stata spesso associata alle difficoltà di integrazione di giovani o giovanissimi recentemente immigrati nel
paese a seguito di ricongiungimenti familiari.

Questo tipo di gang giovanili, secondo il report, “rimane tuttora presente prevalentemente al Nord e Centro del paese, in maniera significativa nelle province di Milano, Modena, Reggio Emilia e Sassari e sporadica in quelle di Cremona, Genova, La Spezia, Arezzo, Ancona e Roma.

Laura Bosio

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