Crema, la Quercia di San Bartolomeo
diventa un albero monumentale

C’è anche la Quercia di San Bartolomeo, situata nel nei pressi del fiume Serio di Crema, tra i 48 nuovi alberi monumentali riconosciuti da Regione Lombardia.
Con i suoi 23 metri di altezza e 490 cm di circonferenza, la Quercia Robur Farnia, dunque, sarà una dei 472 esemplari tutelati in tutta la regione.
“Questi alberi – ha spiegato Gianluca Comazzi, assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia – sono più di semplici piante: sono simboli viventi del nostro paesaggio, testimoni silenziosi di storie antiche, tradizioni e biodiversità. Valorizzarli e proteggerli è un atto di rispetto verso la nostra identità e un messaggio di responsabilità verso le generazioni future.”
Il riconoscimento di ‘albero monumentale’ si basa su criteri che tengono conto non solo delle dimensioni o dell’età ma anche del valore paesaggistico, della forma, della rarità, e del legame con eventi storici, culturali o religiosi. Le proposte arrivano dai Comuni e vengono valutate da Regione Lombardia, con il supporto dei Carabinieri Forestali.
Una volta accertati i requisiti, gli alberi entrano a far parte dell’Elenco regionale, che viene trasmesso al Ministero dell’Agricoltura per l’inserimento nell’Elenco nazionale degli alberi monumentali d’Italia.
Gli alberi monumentali della Lombardia censiti appartengono a diverse specie. Quelle più rappresentate nell’elenco regionale sono in assoluto: Castagno, Cedro dell’Atlante, Cedro dell’Himalaya, Cedro del Libano, Faggio, Gelso bianco, Ippocastano, Larice, Pioppo nero, Platano comune, Quercia Farnia, Spaccasassi o Albero dei Rosari.
“Con questa nuova integrazione – ha concluso Comazzi – dimostriamo ancora una volta come la tutela dell’ambiente e del paesaggio sia una priorità concreta per Regione Lombardia. Proteggere questi giganti verdi significa promuovere una cultura del rispetto, della bellezza e della sostenibilità, a vantaggio del nostro territorio e del suo enorme patrimonio di biodiversità, storia, cultura e identità locali.”