San Domenico, stagione
scolastica: presenti 850 alunni

E’ andata in scena nei giorni scorsi la rappresentazione teatrale dello spettacolo “L’usignolo”, ispirato all’omonima fiaba di Hans Christian Andersen, rivolto ai bambini dai 5 anni in su. Hanno partecipato più di 850 alunni provenienti da diverse classi della Scuola Primaria e dell’ultimo anno dell’Infanzia, tra cui Ombriano, San Bernardino, Borgo San Pietro, Castelleone Beccadello, Castelleone Fermi, Bagnolo Cremasco, Capergnanica, Casaletto Ceredano, Credera, Casale Vidolasco. Lo spettacolo di teatro d’attore, teatro d’ombre e teatro di figura, per la regia di Chiara Carlorosi e Marco Vergati, ha messo in scena due repliche, alle 9.30 e alle 11.00, entrambe sold out.
Lo spettacolo
Tra le mille attrattive degli splendidi giardini imperiali ce n’è una che supera tutte le altre: è il canto dell’usignolo, tanto soave da sciogliere le lacrime dell’Imperatore. Presto però l’usignolo viene sostituito da un uccellino meccanico e dimenticato. Tuttavia, sarà proprio il suo canto a salvare il Sovrano, ammalatosi gravemente dopo la rottura dell’usignolo meccanico.
Davanti all’Imperatore della fiaba di Andersen, all’estrema facilità con cui liquida il vecchio usignolo per far spazio al nuovo, è difficile non specchiarsi e non vedere un’immagine del mondo attuale, che annaspa verso il futuro scrollandosi continuamente di dosso il passato e che riconosce come unica necessità una continua e fatua modernità. Così capita che la senescenza di cose o persone, lungi dall’apparire preziosa come un tempo, rimane una scomoda e antiestetica deviazione della società in marcia.
La fiaba di Andersen appare trasfigurata in una serie di idee e invenzioni sorprendenti. La storia viene narrata da una galleria di personaggi comici, tragici, grotteschi interpretati dall’unico attore in scena, mentre le immagini suggestive e poetiche evocate dal teatro d’ombre attraversano il racconto trasportando lo spettatore in una dimensione incantata.