Comune di Crema, approvato il
bilancio di previsione 25/27

Pomeriggio lungo ed intenso nella sala del Consiglio Comunale di Crema. La giunta e i tutti i consiglieri comunali hanno approvato il bilancio di previsione 2025/2027: 14 i favorevoli, 6 i contrari. La vera novità è stata l’inserimento dell’imposta di soggiorno, approvata con 16 favorevoli e 4 astenuti. Approvata all’unanimità la sua immediata eseguibilità.
Il consiglio è cominciato con la risposta da parte di Giuseppe Bellandi, assessore al bilancio, alle critiche da parte della minoranza, ribadendo la solidità e la puntualità della giunta nel mantenimento degli impegni verso la città.
Fabio Bergamaschi, invece, ha elencato i risultati raggiunti in questi due anni e mezzo di mandato, tra cui il recupero dell’Olivetti, la riqualificazione della Pierina e, ovviamente, l’apertura del sottopasso di via Gaeta.
“Si è creato un consenso importante e se non lo riconosciamo stiamo facendo un altro tipo di esercizio fine a sé stesso. – ha dichiarato nel suo intervento il sindaco – Siamo lontani da un traguardo elettorale, dunque in questa fase è importante collaborare. Ho ricevuto l’invito da Beretta di essere più collaborativo: me lo sono annotato, anche se credo di averlo fatto in molte occasioni”.
Successivamente, è stato messo al vaglio l’emendamento della consigliera Laura Zanibelli relativo ai fondi da destinare alle scuole paritarie di Crema: “Ritengo utile e necessario tale emendamento. Se c’è volontà politica si possono trovare le risorse. Si deve fare uno sforzo per dare fondi certi a chi fa fatica a dare un servizio fondamentale per la città”.
L’emendamento è stato appoggiato da Simone Beretta di Italia Viva e Giovanni De Grazia: “Sono favorevole, darei anche più fondi. La giunta doveva avere più coraggio nel finanziare le scuole private in difficoltà: le risorse non mancavano” ha dichiarato Beretta.
L’emendamento presentato dalla consigliera di Forza Italia è stato respinto: 14 i contrari, contro i 7 favorevoli. “L’amministrazione comunale non lascia indietro nessuno. Abbiamo salvato il futuro delle scuole paritarie con dei correttivi che possono essere applicati in qualsiasi momento” ha commentato la consigliera PD Manuela Piloni.
Il secondo emendamento, relativo al mantenimento della soglia di esenzione di 18mila euro per la Tassa Irpef contro la diminuzione a 15mila impostato dall’amministrazione, è stato presentato dal consigliere Paolo Nicardi: “Il bilancio non viene toccato da questo emendamento. Mi spiacerebbe se non dovesse passare, perché si metterebbe in difficoltà delle persone senza dar loro l’appoggio che meritano”.
Anche Bergamaschini, consigliere della Lega, ha dimostrato appoggio per l’emendamento: “Sarebbe un elemento non solo opportuno ma necessario. Ridurre la soglia di esenzione significa colpire coloro che dovremmo sostenere. Parliamo di lavoratori, pensionati e famiglie che chiedono di non essere schiacciati da pressioni fiscali”.
Anche la Sinistra Italiana Crema si è schierata contro la bocciatura dell’emendamento: “Rappresenta un passo indietro nella tutela delle fasce più deboli della popolazione. Se da un lato riconosciamo le difficoltà economiche derivanti dai tagli imposti dal governo ai bilanci comunali, dall’altro riteniamo che scaricare il peso di queste difficoltà su chi già vive situazioni di fragilità non sia la scelta più giusta né coerente con i principi di equità e giustizia sociale”.
Anche l’emendamento di Nicardi, però, ha ottenuto la stessa sorte di quello precedente: 14 contrari e 7 favorevoli.
Dopo due ore di Consiglio, sono cominciate le dichiarazioni di voto relative al bilancio: dei brevi sunti già espressi lo scorso mercoledì.
“Prendo atto che il mio emendamento bocciato sia stato una decisione sofferta – ha dichiarato Nicardi – la mia speranza è che riuscirete a non subire più le decisioni, ma di esprimere un pensiero critico democratico. Mi hanno fatto piacere le parole di Lopopolo che voleva astenersi dal voto: significa che non era completamente d’accordo con la vostra linea”.
“La cifra di questo bilancio è quella di garantire quantità e qualità dei servizi. La sfida dell’amministrazione è questa, e deve garantire equilibrio – ha ribattuto la consigliera di maggioranza Teresa Caso – abbiamo ragionato e abbiamo cercato di capire quale fosse la cosa utile da fare. La maggior parte della spesa è rivolta verso il sostegno della comunità: per questo abbiamo dovuto abbassare la soglia”.
“Il bilancio di previsione del Comune di Crema per il 2025 riflette un approccio integrato tra investimento infrastrutturali e attenzione al welfare – ha dichiarato la consigliera di maggioranza Teresa Tacca – con l’obiettivo di garantire per gli anni avvenire sviluppo e sostenibilità. L’Amministrazione ha gestito un’importante transizione da risorse straordinarie legate al PNRR e ai fondi COVID (quasi 50 milioni di euro investito tra il 2018 e il 2024) a una situazione di maggiore contenimento, con leve finanziarie per ulteriori interventi”.
“Il bilancio – ha proseguito Tacca – mira a conciliare la tenuta del welfare con la capacità di investimento, promuove un modello di governance territoriale condiviso e innovativo per affrontare le sfide sociali ed economiche prossime. La gestione oculata e la visione strategica stanno ponendo le basi per garantire anche nel futuro i servizi essenziali e migliorare la qualità della vita dei cittadini di Crema”.
A rincarare la dose contro il bilancio, però, ci ha pensato Laura Zanibelli: “Sembra solo un gioco delle parti essere contro al bilancio di tizio o a favore dello stesso, a prescindere. Si dimentica però, in tal caso, che non è solo la autorevolezza della persona del sindaco in gioco ma è la posizione culturale alla base del metodo con cui l’amministrazione affronta i problemi posti dai cittadini. Ecco perché abbiamo posizioni diverse sulla amministrazione della città e del territorio”.
La consigliera di Forza Italia ha fatto alcuni esempi per rafforzare la propria tesi: “Il mio gruppo non è contrario alla co-progettazione. E’ contrario semmai al vostro metodo imposto da anni, applicato con unico bando per ben diversi ambiti progettuali, costringendo realtà differenti ad associarsi in unica “cordata” indipendentemente dalle peculiari competenze, siano esse del terzo settore o realtà di altra natura; bando che una volta assegnato non permette ad altre realtà presenti sul territorio di accedere alle attività o fare nuove proposte progettuali; bando che non permette a tutti gli enti di crescere in modo equilibrato, sotto l’egida dell’unica “cordata”, e così da essere valorizzati per il servizio offerto in città”.
“Sapete da dove deriva questa differenza? – ha proseguito la consigliera di Forza Italia – Da un fattore culturale basilare: da una parte l’idea di una città che viene amministrata per valorizzare e far esprimere la capacità di risposta e di intraprendere dei cittadini con libertà e responsabilità, per il servizio comune sostituendosi all’ente locale; dall’altra l’idea che il comune debba esercitare il controllo sulle forme espressive e di intrapresa dei cittadini, non fidandosi degli stessi”.
Zanibelli ha poi criticato le affermazioni della consigliera comunale PD Nancy Pederzani: “La consigliera Pederzani ha ben espresso il limite di questa posizione quando parlando dei progetti a sostegno dei giovani, anche in termini di promozione della sicurezza, è arrivata a dire che “bisogna agire sul pensiero dei cittadini”. Assolutamente no! Sappiamo già, quanto a Destra che a Sinistra, l’abominio cui ha portato questa sua logica che va contro la libertà e la responsabilità dei singoli cittadini, soli o in forma associativa, che non crede nella capacità dei cittadini di porsi con responsabilità e che vuole imporre il pensiero sui cittadini, agire sul pensiero dei cittadini. Come nelle peggiori dittature, forse non lo sa, ma così agivano”.