Cardioncologia, uno sforzo comune
per una presa in carico integrata
Oncologia e cardiologia uniscono le forze, procede a pieno ritmo l’attività dell’ambulatorio di cardioncologia
E’ entrata nel vivo l’attività dell’ambulatorio di cardioncologia proposto in collaborazione dall’unità operativa di cardiologia e da quella di oncologia del Maggiore di Crema. Rivolta ai pazienti oncologici ed ematologici in carico alla realtà diretta da Gianluca Tomasello, punta ad assicurare prevenzione, diagnosi e trattamento delle complicanze cardiovascolari indotte dalle terapie antitumorali.
“L’idea – spiegano l’oncologa Mariangela Manzoni e l’ematologa Maria Cristina Pasquini – è nata due anni fa, con l’obiettivo di garantire ai nostri pazienti una reale presa in carico. La collaborazione, riuscitissima e preziosa, con i colleghi della cardiologia diretti da Michele Cacucci, consente oggi, non solo di sottoporre le persone a necessari esami strumentali, avvalendosi di strumentazione all’avanguardia, ma anche di ottenere una valutazione cardiologica preventiva (prima dell’inizio della terapia) e poi del follow up”. L’adeguata gestione della possibile tossicità cardiovascolare correlata alla terapia antitumorale risulta rilevante nella decisione del piano di cura oncologico e impatta sugli outcome di morbilità e mortalità a breve e lungo termine.
Le recenti linee guida ESC pubblicate nel 2022 riguardanti la cardio-oncologia, recepite anche a livello italiano, pongono l’attenzione sulla necessità di una stretta collaborazione in ambito multidisciplinare al fine di prevenire e monitorare l’insorgenza di una tossicità cardiologica correlata al trattamento antineoplastico.
Come spiegano Manzoni e Pasquini: “i farmaci oncologici posso determinare problematiche sul ritmo cardiaco oppure sulla funzione di pompa. Tali tossicità si possono verificare in modo acuto (ad esempio con la fibrillazione atriale e la miocardite) oppure con un declino progressivo e cronico della contrattilità del cuore. La collaborazione coi cardiologi è quindi da sempre di fondamentale importanza”.
L’ambulatorio è attivo un giorno la settimana, il giovedì dalle 8.30. La prenotazione avviene tramite agenda dedicata. L’attività è resa possibile grazie alla strumentazione di recente donata dall’Associazione Popolare per il territorio, un ecocardiografo di ultima generazione, che consente lo svolgimento di ecocardiogramma. “Così facendo – spiega Pasquini – viene superata la frammentazione della presa in carico. In un unico posto, il paziente trova specialisti che collaborano pronti ad effettuare esami strumentali e valutazioni mediche”.
Anche il personale medico dell’oncologia e della cardiologia ha ricevuto una formazione specifica. “Pensiamo questo sia un concreto esempio di multidisciplinarietà a favore delle persone malate”.