Cronaca

A Crema il primo Convegno degli
Uffici Migrantes della Lombardia

Si è svolto a Crema il primo Convegno degli Uffici Migrantes della Lombardia, un evento utile per trattare il tema delle “seconde generazione” e del livello di integrazione nel nostro Paese

Lavorare insieme per arrivare ad un’Italia più inclusiva. All’Auditorium Manenti di Crema è andato in scena il primo Convegno degli Uffici Migrantes della Lombardia dal titolo “Di generazione in generazione: conferme o rivoluzioni? La sfida aperta delle cosiddette “seconde generazioni””.

Presenti al Convegno il vescovo di Crema mons. Daniele Gianotti, Enrico Fantoni, direttore Ufficio Migrantes della diocesi di Crema, Maristela Motta, collaboratrice dell’Ufficio Migrantes, Ketan Tiwari, portavoce della Consulta intercultura del Comune di Crema.

Il tema, che si rifà al titolo del libro pubblicato nel 2018, frutto di una ricerca commissionata dalle Migrantes lombarde all’Istituto Toniolo, intende suscitare domande, discussioni, dibattiti che portino i presenti e più ampiamente l’opinione pubblica, a prendere coscienza della complessità della questione “seconde generazioni”, che va affrontata in modo serio, tenendola al riparo dal relativismo, dalla propaganda e dall’indifferenza.

E’ stata un’occasione ghiotta per riflettere sull’identità dei figli degli immigrati, giunti in Italia troppo piccoli per mantenere stretti legami culturali e religiosi con il paese d’origine e quindi portati a sentirsi parte della società in cui sono immersi, nonostante in famiglia si respiri aria diversa.

“Sono favorevole a questi convegni perché aiutano a conoscere realtà attuali – spiega Grecia Gonzalez, Relatrice Convegno Migrantes – Non siamo ancora arrivati all’obiettivo integrazione, soprattutto per la paura del nuovo e del diverso. Noi dobbiamo essere quel valore aggiunto per migliorare la società nella quale viviamo”

“Gli eventi di questo tipo sono importantissimi perché aiutano non solo noi relatori – racconta Atif Nazir, Relatore Convegno Migrantes – ma anche le persone che partecipano. Dobbiamo lavorare, per me siamo a buon punto sull’integrazione in Italia”.

Effettivamente ascoltare le esperienze di integrazione di giovani figli di migranti è il modo più efficace di riconoscere la verità del messaggio di papa Francesco per la recente Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato: Costruire il futuro con migranti e rifugiati.

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