Cronaca

Come scegliere la scuola superiore: i consigli del dirigente Molinari agli studenti

«Scegliete il percorso di studi con le vostre famiglie in serenità, e senza farvi troppo influenzare»: è l’invito che il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Fabio Molinari lancia ai tanti studenti che, proprio in queste settimane, si accingono a iscriversi alle scuole secondarie di secondo grado. La scelta della scuola superiore è un passaggio tanto importante quanto delicato nel percorso di formazione di uno studente, un rito attorno al quale da sempre i desideri dei ragazzi si confrontano con le aspettative dei genitori, e proprio a questo proposito Molinari dà qualche consiglio a tutti gli studenti di terza media della provincia di Cremona.

«Nel momento della scelta, è importante che vi difendiate da tre grossi rischi che si verificano, paradossalmente, proprio in famiglia – spiega Molinari –. Il primo è quello di scegliere una scuola per solo spirito di emulazione: in genere avviene iscrivendosi a un istituto frequentato in passato da un familiare, talvolta sulla spinta degli stessi familiari. Il secondo rischio è quello opposto: la volontà cioè di colmare una insoddisfazione o un sogno mancato dei genitori: la scuola che loro avrebbero voluto fare. Il terzo rischio è quello di scegliere un istituto scolastico perché lì si iscrivono gli amici. La scelta del percorso di studi dovrebbe invece essere maturata secondo l’indole, la volontà e le aspettative del singolo studente, con il sostegno dalla famiglia e considerando anche i consigli orientativi dei docenti».

Ed errare  è concesso: «Se poi si sceglie la scuola sbagliata – continua il dirigente scolastico –, a tutti è concesso un errore. Invito quindi i ragazzi e le loro famiglie a compiere una scelta serena e giustamente meditata, ma da non considerare senza ritorno. Agli errori si può rimediare, e anche le decisioni sbagliate ci aiutano a migliorare. Buona scelta, quindi, e ricordate che il vostro provveditore è  disponibile, anche via mail, per eventuali confronti e condivisioni sull’argomento con studenti e famiglie».

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