Cronaca

Addio all'ospedale da campo Guerini: 'Dato una speranza ad un territorio colpito'

Dopo i cubani, Crema saluta anche l’ospedale da campo. Dopo la cerimonia iniziata questa mattina, lunedì 25 maggio, infatti, il presidio verrà smantellato, anche se rimarrà sicuramente nella memoria dei cremaschi. Simbolo di una strenua lotta contro il coronavirus e animato dalla solidarietà e dalla competenza della brigata medica di Cuba ‘Henry Reeve’, ma anche dai Militari dell’Esercito Italiano, il nosocomio approntato per l’emergenza ha fornito un contributo decisivo nella gestione dell’emergenza, come sottolinea il Dg dell’Assst Pellegata: “Abbiamo avuto la fortuna di avere questo aiuto nel momento più pesante: l’ospedale ha vissuto una situazione assurda con un flusso continuo di pazienti. Ci siamo trovati nella necessità di ampliare il dipartimento emergenza e la Regione ci ha proposto la possibilità di un ospedale da campo. Si è trattato di un aiuto fondamentale con cui decongestionare il Pronto Soccorso”. “L’ospedale – ha concluso Pellegata – è stato fondamentale per noi in un momento pesante: è stata una struttura di ottimo livello, frutto del lavoro sinergico tra comune, esercito e ospedale. Dobbiamo ringraziare davvero tutti”. In totale, secondo le stime fornite dallo stesso Dg, sono stati 350 i pazienti Covid, 120 i ventilati.

Il sindaco Bonaldi col ministro Guerini

Il sindaco Stefania Bonaldi ha quindi aggiunto: “Anche per voi è stata una battaglia contro un nemico invisibile e siete stati costretti a imparare tattiche non presenti nei manuali militari. Siamo felici di smontare l’ospedale perché significa che la vostra tenacia è stata una barriera solida. Come in tutte le battaglie ci sono caduti e feriti, ma oggi siamo qui per celebrare una vittoria. Grazie a voi che rimarrete nella storia della nostra comunità e dei cremaschi, che con voi hanno debito di gratitudine che non sarà mai estinto”.

A prendere la parola è stato poi il Generale Tota: “E’ un grande onore essere qui. Signor ministro, nel tricolore che sventola sopra i nostri presidi, noi ci crediamo. Abbiamo giurato su quella bandiera di fare il nostro dovere in silenzio, senza clamore”. Proprio il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha dichiarato: “C’è stata grande collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, per tutelare la comunità. Grazie all’Asst, ai medici e ai professionisti che hanno coordinato dal punto di vista sanitario, ma anche alla protezione civile, ai sanitari cubani e ai militari. Grazie al personale dell’esercito, professionisti qualificati grazie a esperienza maturata all’estero; hanno dato una speranza a un territorio colpito. Le donne e gli uomini in divisa, quando c’è bisogno, rispondono alla chiamata del Paese”.

ab-mt

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