Carabinieri e Rete ConTatto: addestramento per prevenire la violenza di genere

Le vittime di violenza di genere, fenomeno che non tende a diminuire, tendono a rivolgersi alle Forze dell’Ordine solo dopo che la violenza si è consumata, perché temono ritorsioni, anche sui propri figli.

Tramite l’applicazione della legge 119/2013 l’aggressore viene allontanato immediatamente e, nei casi più gravi, arrestato. “E’ una forma di deterrenza molto importante che dovrebbe necessariamente portare ad una forma di prevenzione efficace. Spesso, però, questo non accade perché la vittima ha paura o non conosce bene gli strumenti legislativi a sua disposizione e continua così a subire reiterate forme di violenza fisica e psicologica”, spiega il maggiore Carraro.

Chiedere aiuto invece, può servire ad evitare di continuare a subire la violenza che altrimenti diventa sempre più grave. L’aggressore capirà, così, che non ha più possibilità di fare deliberatamente quello che vuole ma sarà costretto a smettere. “Rivolgersi alle forze dell’ordine, semplicemente, per chiedere un consiglio è la cosa migliore, senza vergognarsi di quello che si dovrà raccontare, trovando persone competenti e disposte ad aiutare a risolvere questi disagi”.

Al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato di contenere il fenomeno dei femminicidi e delle violenze di genere, la Compagnia Carabinieri di Crema ha deciso di continuare l’opera di addestramento del personale, già avviata nel 2016, addestrando altri 20 carabinieri a saper approcciare la vittima in maniera adeguata, per poterle aiutare fattivamente. I corsi sono tenuti da personale della rete ConTatto di Crema. “E’ possibile intervenire, spesso risolutamente, se la problematica viene rappresentata alle forze dell’ordine sul nascere, adottando eventualmente provvedimenti amministrativi quali la diffida e l’ammonimento che non sono vere e proprie misure coercitive o giuridicamente rilevanti nei confronti dell’aggressore ma costituiscono una sorta di barriera ed una forma di deterrenza efficace, soprattutto nei confronti di quei molestatori che non hanno mai avuto problemi con la legge”.