Colorata l'erba delle aiuole spartitraffico. Arpini: 'Mèstèr...cremonesi'
“I cittadini lamentano carenza di servizi, le città e l’ambiente denotano degrado e incuria, mentre le Amministrazioni si giustificano con la carenza di mezzi finanziari. Un refrain che porta alla rassegnazione e alla accettazione passiva dei fenomeni negativi che solo il nostro Paese registra così pesantemente, senza, per altro, che i conti pubblici vedano il benché minimo beneficio, dato che il debito nazionale cresce incessantemente, ad indicarci che i centri di spesa sono diversi da quelli messi sotto torchio dagli ultimi tre governi.
L’austerità andrebbe applicata invece ai costi della politica nazionale, cominciando dai parlamentari e dagli apparati ministeriali, fino all’ultimo degli uscieri, eliminando i troppi privilegi economici di cui continuano a godere, assieme al secondo livello di politica, rappresentato dalle 20 regioni italiane. Un elemento, il coraggio, estremamente importante ed urgente, che manca alla politica italiana anche nei tentativi di riforma del sistema, poiché si potrebbe procedere con effetto benefico immediato, senza bisogno di toccare la Costituzione, e quindi di celebrare inutili referendum. Una misura, il taglio dei costi, più etica rispetto alle condizioni del Paese, che aiuterebbe a colmare il divario crescente fra il cittadino elettore in condizioni sempre più prossime alla povertà e i suoi rappresentanti politici o i dipendenti degli apparati, che navigano sopra le righe a carico dei conti pubblici.
La buona amministrazione è quella di essere attenta ai bisogni dei cittadini, alla efficienza dei servizi, e al sostegno dell’economia, la quale è fonte naturale del progresso e del benessere nazionale, più che i fantasiosi e costosi bonus-compra consensi. Ma finché questo non avverrà, preferendo la facile demagogia e un’amministrazione sprecona, difficilmente si riacquista il consenso di metà Paese che ormai disdegna la politica e si chiude in se stesso. certamente non aiutano a migliorare le considerazioni dei cittadini il modo di procedere di alcune manutenzioni pubbliche, come quella documentata dalle fotografie.
In questo caso è l’Ente provincia di Cremona che colora i bordi delle aiuole spartitraffico senza tagliare prima l’erba alta decine di centimetri, in modo che il colore è andato più sull’erba che non sul cordolo. Avviene sullo svincolo della tangenziale di via Cazzulli a Ombriano. La gente guarda esterrefatta e offesa di tanto spreco”.