Politica

Dalla richiesta islamica al dovere dell’integrazione: la replica dei vertici Pd

“Riteniamo che la sicurezza sia una questione seria, che meriti risposte serie e non certo le solite frasi fatte. Quelle, a parte tener saldo il pacchetto elettorale leghista, non aiutano una politica che si sforza di dare risposte serie ai cittadini”. Replicano così i vertici del Pd cremasco alle accuse mosse dal deputato leghista Guido Guidesi – “interessato a una città che non conosce affatto” – in merito al bando per il luogo di culto in via Milano.

PLURALITÀ – In un comunicato a firma congiunta, Gianluca Giossi, Jacopo Bassi e Omar Bragonzi – rispettivamente, capogruppo e coordinatori Pd cittadino e cremasco – respingono ogni postulato di favoreggiamento alla Comunità islamica cremasca: “il bando in questione dà la possibilità a tutte le confessioni religiose di partecipare”. Specifica Giossi: “la richiesta della Comunità islamica è nota a tutti, ma se avessimo voluto favorirli al bando non ci avremmo nemmeno pensato”.

PRETESTO – La Lega ha più volte attaccato il basso punteggio assegnato ad alcuni requisiti gestionali inseriti nel bando. “È una questione pretestuosa – appunta Bassi – perché se vogliamo valutare parametri a se stanti come la parità di genere nella religione allora dovremmo mettere in discussioni la gran parte delle fedi. Osservando bene, emergerebbero considerazioni tali da mettere tutti in imbarazzo”.

LUOGO – Respinta anche l’accusa per cui i musulmani non abbisognino di un luogo di culto. Nel corso degli anni molteplici richieste sono state avanzate dalla Comunità islamica per un luogo di culto, sempre concesso ma per periodi limitati. Per il capogruppo Pd “già questo basterebbe a dimostrare la necessità dei fedeli islamici di un posto dove pregare. Ma non ci preoccupiamo delle affermazioni dell’onorevole Guidesi: lasciano il tempo che trovano”.

TERRORISMO – Rimangono in gioco i pericoli legati al terrorismo di matrice fondamentalista, che la Lega vuole in stretta connessione con le moschee, viste quali “covi di reclutamento”. “Nessuno ha mai negato che il terrorismo esista e che continui ad essere un problema nel mondo – aggiunge Giossi – ma è altresì innegabile che i terroristi tendano a nascondersi. Tutto cambia quando invece si tratta di luoghi certi, che possono essere tenuti sotto controllo”.

INTEGRAZIONE – Detto in altre parole, la scelta è tra “creare reali fattori di integrazione, oppure allontanare le persone e farle sentire degli emarginati”. I vertici Pd non hanno dubbi: “È palese e confermato da chi studia i fenomeni, che negare i diritti come quello relativo al culto religioso alimenta il risentimento, e può sfociare in un reale pericolo per la sicurezza. Se l’integrazione non viene avvertita come dovere democratico – concludono – che almeno si capisca che è conveniente per il viver civile”.

Stefano Zaninelli

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