Cronaca

Gombito, niente inquinamento
“Il parco torna ai bambini”

GOMBITO – “Il parco è pulito. Le analisi effettuate in questi mesi hanno detto che sotto quell’erba non c’è nulla di pericoloso. Nei prossimi mesi chiederemo il dissequestro e ridaremo il posto ai bambini”. Lo dicono con soddisfazione il sindaco Massimo Caravaggio e l’assessore Primaldo Sali, di Gombito, che possono tirare un sospiro di sollievo proprio grazie ai riscontri effettuati dai Noe di Brescia. Una denuncia anonima aveva portato lo scompiglio a Gombito, giusto pochi giorni prima delle elezioni di maggio. I Noe di Brescia (carabinieri ecologici) avevano messo i sigilli a una zona verde situata nel parco dell’Adda, in territorio Cascina Vinzasca, zona di proprietà del comune che da sette anni è messa a disposizione dei bambini e, in parte e recentemente, è adibita come orto didattico. La denuncia anonima affermava che nel sottosuolo di quello che un tempo era un deposito di materiale edile ci fossero rifiuti speciali e  tossici. Inutile sottolineare come la notizia e la discesa dei Noe aveva dato adito a moltissime illazioni. Il sindaco uscente Bianca Baruelli, candidato al terzo mandato come primo cittadino di Gombito, 650 abitanti a metà tra Montodine e Castelleone, era primo cittadino anche quando il comune comprò l’appezzamento di terreno e racconta come si sono svolti i fatti: “Quel pezzo di terra, 2460 metriquadri, una volta apparteneva a una ditta edile che lo aveva adibito a magazzino. Quando la dittà fallì, il terreno venne messo all’asta dal tribunale di Cremona. Era il 2007 e il comune partecipò all’asta aggiudicandoselo per una cifra intorno a 3000 euro. Mettemmo in atto una bonifica di superficie, portando via tutto. Abbiamo le fatture che attestano lo smaltimento di tutti i rifiuti, eternit compreso. Dopo di che abbiamo lavorato per rendere bello quel pezzetto di terra che sta nel parco dell’Adda a poche centinaia di metri dal paese e così è nato un bel giardino verde con erba e piante, posto dove solitamente vanno mamme e bambini. Due anni fa, grazie alla collaborazione volontaria e gratuita di nonno Vincenzo, abbiamo creato un orto didattico per i piccoli della scuola d’infanzia. Nonno Vincenzo fa seminare e coltivare verdure e frutti di stagione che i bambini, una volta arrivati a maturazione, si portano a casa, mostrando con orgoglio ai propri genitori quel che sono riusciti a produrre. Adesso è arrivata questa tegola. Devo dire che giovedì ho rischiato una denuncia ma che, grazie alle fatture, come primo cittadino ho potuto dimostrare di aver fatto le cose per bene, tant’è vero che la denuncia è stata inoltrata verso ignoti. Tuttavia, chiunque vinca, dovrà fare i  conti con spese impreviste, visto che sarà necessario fare carotaggi per verificare se quanto riferito in denuncia corrisponde al vero. Amarezza nelle parole del sindaco, ribadite anche da Massimo Caravaggio, all’epoca candidato nella lista opposta alla poltrona di primo cittadino e poi diventato sindaco: “Siamo rimasti stupiti da quanto accaduto e ci teniamo a dire che nessuno di noi è l’estensore della denuncia anonima. Adesso le analisi dicono che è stato tutto un bluff”.

Pgr

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