Luogo di culto per l’Islam,
Lega Nord all’attacco:
“Decidano i cittadini”
Burocratica e soprattutto incompleta. Così la Lega Nord definisce la risposta avuta dal sindaco Stefania Bonaldi in merito al luogo di culto per la comunità islamica. La Lega Nord aveva raccolto firme contro la realizzazione del progetto, chiedendo che venissero interpellati i cittadini.
“Il sindaco – ha esordito Matteo Soccini, primo firmatario della petizione- ha risposto citando solo norme urbanistiche, ma senza tenere in conto l’impatto sociale della realizzazione di un luogo che lei chiama Musalla, ma che in realtà, come spiegato da Magdi Allam, non differenzia in nulla, se non per dimensioni, da una moschea. Il sindaco minimizza chiamandola così, ma la sostanza non cambia. E poi avevamo chiesto che venissero fatti sondaggi o ricerche tra i cittadini per capire se sono d’accordo, ma su questo punto ha sorvolato”, dice Soccini, ponendo l’attenzione sul fatto che per la prima volta il sindaco, nella sua risposta, ha messo in evidenza il fatto che esistano ale radicali come gli appartenenti, dice, all’Ucoi. “Lo ha ammesso che ci sono soggetti non compatibili con il vivere civile”, ha detto Soccini che si dice contrario anche alla stipula di una convenzione. “Non è compito del comune fare una convenzione con la comunità islamica, visto che non ci è riuscito lo Stato italiano. Così come non è compito loro promuovere l’immagine positiva dell’Islam”.
A rincarare la dose ci ha pensato il consigliere comunale, Alberto Torazzi che ha promesso una interpellanza sulla vicenda. “E’ un problema politico e non burocratico. Sappiamo tutti che genere di personaggi sono passati da qui, e quindi devono chiedere il parere dei cittadini”, ha detto ricordando ancora una volta la richiesta negata anche di una commissione sicurezza.
“In campagna elettorale in sindaco doveva dire chiaramente le sue intenzioni – ha concluso il segretario cittadino Dino Losa, – Ora noi faremo il possibile per tenere sott’occhio la questione perchè non vorremmo trovarci una moschea senza che nessuno sia stato interpellato”.
Ora la palla passerà al consiglio comunale.
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