Politica

Effetto corvo:
Corlazzoli
esce allo scoperto

Bufera sulla giunta Bonaldi. La lettera del corvo ha avuto il suo effetto: l’assessore preso di mira esce allo scoperto e racconta i fatti. Alex Corlazzoli in una lunga lettera racconta i fatti che lo riguardano, allegando casellario giudiziario e pendenze e annuncia esposti contro ignoti. Non si dimette ma dice di essere disponibile a  “fare un passo indietro se sarà ritenuta questa una condizione per impedire di svolgere il proprio mandato per il bene della città poiché non è mia intenzione macchiare l’amministrazione”.

Di seguito pubblichiamo la lettera integrale di Corlazzoli:

A seguito degli articoli di stampa di questi giorni in merito alla lettera anonima riferita ad un assessore, dichiaro che l’assessore citato sono io, visto che voglio essere trasparente e cristallino come lo sono sempre stato ed oggi ancor di più nel mio ruolo di amministratore pubblico.

I fatti riportati nella lettera anonima e in alcuni commenti sono diffamatori. Chi scrive è in grado di presentare il proprio casellario giudiziario che non riporta nessuna condanna penale. A tutela del sindaco e dell’amministrazione in queste ore ho prodotto anche il certificato dei miei carichi pendenti che riporta solo due procedimenti in corso, con relative vicende ancora tutte da provare, per diffamazione a mezzo stampa: per un giornalista è un rischio che si corre ogni giorno. A seguito di fatti strettamente personali, che pochissime persone conoscono, avvenuti anni fa vi è stato un decreto del Tribunale riguardante l’art 660 del c.p (molestia o disturbo a mezzo telefonico alle persone, semplice contravvenzione che non ha nulla a che vedere con molestie o il reato di stalking, veri e propri delitti per i quali vi sono sanzioni penali ben più pesanti normati dall’art. 612 bis del c.p. ). Il decreto ha comportato il pagamento, avvenuto regolarmente, di un’ ammenda di 300 euro. Nessuna condanna per stalking: il casellario giudiziario che allego a questo comunicato non riporta nei confronti del sottoscritto alcuna condanna. Tutto si era chiarito e la vicenda si era infatti risolta con la remissione della querela salvo l’emissione, d’ufficio, del decreto da parte del Tribunale. Si tratta evidentemente di un fatto personale e doloroso che non ha alcuna rilevanza amministrativa e che nulla ha a che fare con il mandato che ho assunto: vicenda che non può mettere in discussione l’impegno, l’onesta’ con la quale porterò avanti l’incarico fino all’ultimo giorno in cui avrò l’onore di ricoprirlo e  che svolgerò sempre con alto senso etico e morale.

Per questi motivi  presenterò un esposto contro ignoti in quanto chi ha scritto la lettera anonima, ha compiuto un atto diffamatorio nei miei confronti. La verità è questa e solo questa.

Resto comunque disponibile a fare un passo indietro se sarà ritenuta questa una condizione per impedire di svolgere il proprio mandato per il bene della città poiché non è mia intenzione macchiare l’amministrazione, anche se come dimostrato si tratta di  un episodio che attiene ad una mia situazione strettamente personale e che nulla ha a che vedere con il mio ruolo.

Comunque vada a finire questa vicenda, io continuo a vivere alla luce del sole, assumendomi le responsabilità per i fatti della mia vita. Mi spiace che qualcuno abbia ha utilizzato la conoscenza di un episodio doloroso per colpire in modo vigliacco me a livello personale e a livello politico l’amministrazione di cui mi onoro di far parte. Non a caso, pur ricoprendo da anni incarichi istituzionali a Offanengo, nessuno ha mai utilizzato lettere anonime per delegittimare il mio ruolo politico.

Alex Corlazzoli

Assessore del Comune di Crema

 

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