Cronaca

Maltrattamenti alla convivente
Scatta il braccialetto elettronico

Ieri pomeriggio i carabinieri di Bagnolo Cremasco hanno sottoposto un cittadino straniero di anni 34, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal gip del Tribunale di Cremona per tutelare la convivente che aveva subito dei continui maltrattamenti anche alla presenza dei figli minori.

La misura cautelare è stata emessa a seguito dell’attività di indagine svolta dai carabinieri che hanno raccolto la denuncia della donna ormai esasperata dalle violenze subite, quando, nel mese di dicembre, dopo essere stata aggredita e minacciata di morte, era stata costretta a chiedere l’intervento dei militari, che l’hanno collocata in una struttura protetta.

Viste l’abitualità e la gravità dei maltrattamenti posti in essere, è stato emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica della donna, imponendo all’uomo di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima, anche applicandogli il braccialetto elettronico per controllare i suoi movimenti.

Continua dunque l’impegno quotidiano dei carabinieri del Comando provinciale di Cremona contro il fenomeno degli atti persecutori, di casi di maltrattamenti in famiglia e percosse con vittime le donne. Dal primo gennaio di quest’anno i militari hanno effettuato a Cremona e provincia indagini per 16 casi di “Codice rosso”.

Indagini scaturite dalle denunce delle vittime che si sono rivolte all’Arma per denunciare di aver subito maltrattamenti e violenze da parte del proprio coniuge. Per far fronte a questo fenomeno dalle dimensioni sempre più preoccupanti, i militari hanno rafforzato la propria azione attraverso il coordinamento con la magistratura, le strutture sanitarie e i servizi sociali.

Oltre alle misure di repressione e intervento immediato, i carabinieri sono impegnati in attività di prevenzione e  sensibilizzazione, e invitano tutti i cittadini a segnalare situazioni di pericolo, sostenendo la vittima di violenza affinché abbia il coraggio di denunciare i maltrattamenti subiti.

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