Crema Pride, Paolo Losco:
“Quali sono le provocazioni?”
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Il Segretario Provinciale di Sinistra Italiana Cremona Paolo Losco ha replicato alle parole di Giovanni De Grazia, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che nella seduta di ieri, 10 febbraio, aveva chiesto rispetto nei confronti di tutte le sensibilità religiose in merito al Crema Pride. “Mi auguro che non si verifichino situazioni come quelle viste al Pride di Cremona dell’anno scorso. Deve essere una festa d’inclusione, senza gli eccessi che spesso caratterizzano queste manifestazioni”, le parole di De Grazia.
“Ringraziamo il consigliere De Grazia per la gentile concessione: apprendiamo che Fratelli d’Italia, con il suo intervento in Consiglio comunale, ha concesso il via libera al Crema Pride, a patto che non ci siano provocazioni. Ma cosa intende, De Grazia, per provocazioni? Gli insulti omofobi che hanno inondato i social dopo l’annuncio della manifestazione? Le minacce e gli attacchi contro chi lotta per i diritti? Le discriminazioni e le violenze che ogni giorno colpiscono le persone LGBTQIA+? O si riferisce solo ai carri colorati, alle ironie (talvolta sopra le righe), o alla voglia di libertà e diritti per tutti che sono il cuore di ogni Pride?”, sottolinea Losco.
“Il problema non è il Pride, ma una cultura politica che ancora oggi considera la visibilità delle persone LGBTQIA+ una “provocazione”, mentre ignora, o minimizza, le discriminazioni reali, quelle che feriscono e, troppo spesso, uccidono. Una cultura che strumentalizza fatti di due anni fa (forse De Grazia ha fatto confusione, dimenticando che la “statuina della discordia” risale al 2022) per instillare del pregiudizio nei confronti di una manifestazione che vuole essere un momento di riflessione sui diritti che, in quanto tali devono essere di tutti. Altrimenti sarebbero privilegi. A questa destra la libertà di espressione sembra dare fastidio. Ecco perché il Crema Pride è più necessario che mai. Perché non siamo noi a dover chiedere il permesso di esistere, esprimerci e manifestare la voglia di essere liberi di essere”, conclude Losco.