Politica

Crema, riduzione esenzione Irpef:
"Maggioranza in tilt" dichiara Beretta

Un Simone Beretta sempre più scatenato continua a scagliarsi sulle scelte economico-finanziarie dell’amministrazione comunale di Crema.

Tematica dell’attacco, questa volta, è la riduzione dell’esenzione Irpef: “Ma cosa sta’ succedendo. – esclama nel comunicato il consigliere di Italia Viva – Riducono l’esenzione dell’addizionale IRPEF da 18.000 a 15000 euro per una maggiore entrata in parte corrente di 350.000 euro. Si spendono 80.000 euro per luminarie e spettacoli natalizi a favore e giustamente soprattutto dei commercianti e poi si sfilano dai portafogli dei più deboli circa 700 milioni delle vecchie lire che non potranno spendere anche per beni di prima necessità. Una contraddizione nei termini inspiegabile”.

Beretta ha poi rincarato la dose, attaccandosi alla mancata firma per la Coprogettazione su base triennale: “Il dirigente al Bilancio non L’ha firmata. Prima firmava perché per la relativa copertura finanziaria si sentiva tutelato dall’avanzo di amministrazione. Ora non più. Da mesi però l’amministrazione è venuta in commissione a garantire una Coprogettazione triennale lasciando credere che non sarebbero mancate le risorse economiche a copertura dei costi che io ho sempre ritenuto eccessivi”.

“Ora, dopo anni, – continua il consigliere comunale – si scoprirebbe che avevo ragione e quindi hanno provveduto dal prossimo bilancio a ridurre la spesa per la spesa sociale di 800.000 euro circa. Per dire che negli ultimi dodici anni non hanno badato a spese, solo che non hanno speso come buoni padri di famiglia. Sindaco e maggioranza in tilt? Solo un’impressione? Credo di no e il clima che si respira a Palazzo non è certo dei più sereni”.

Nel comunicato, Beretta ha voluto concludere con una postilla per il presidente del Consiglio comunale Attilio Galmozzi: “Attendo buone nuove sulla scorrettezza istituzionale perpetrata verso le minoranze nell’ultimo consiglio comunale in fase di presentazione del bilancio. Chi si è reso colpevole di spedire documenti in anticipo a una sola parte dei consiglieri comunali? Non sottovalutare questo sgarro”.

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