Casearia Pandino:
‘70 anni di mani nel latte’
Una domenica di festa quella di oggi per la sede di Pandino dell’Istituto Stanga di Cremona, perché si sono celebrati i 70 anni della Scuola Casearia, grazie alla quale Pandino è conosciuta ben oltre i confini nazionali, avendo avuto negli anni studenti provenienti da tutta Italia, dall’Europa, dal Medio Oriente, dal Sud America ospitati presso l’annesso Convitto.
Tante le strette di mano, gli abbracci e gli occhi lucidi tra ex studenti e docenti che in questi 70 anni si sono succeduti e che per l’occasione si son rincontrati. Anche per questo, per tutta la giornata odierna è stata allestita una mostra articolata in tre spazi diversi all’interno del Castello Visconteo, che fino a pochi anni fa ospitava proprio il convitto, con foto, ritagli di giornali, documenti originali, video, attrezzi d’epoca, libri e ricordi.
Prima del brindisi, un momento per descrivere attraverso tre video le varie fasi che hanno caratterizzato la storia della scuola: il primo, “le origini” dal 1954 al 1974, poi “i 30 anni di mezzo” dal 1974 al 2004, al quale è seguita la lettura di due brani tratti dal libro “Piccole storie” di Pandino Bertagna (pseudonimo di Fausto Callegari ex studente, ora Ispettore Ats ndr) a cura di Vittore Melleri diplomatosi nel 1983 e di Andrea Conti della classe quarta.
Infine, un terzo video relativo al periodo 2004 al 2024, cui è seguito il collegamento con l’Ecuador, da dove ha portato i suoi saluti un ex allievo, Davide Chiriboga titolare di un caseificio e che già l’anno scorso è stato protagonista di un altro nostro articolo, relativo alla copertina che gli riservò l’edizione del suo paese della rivista Forbes. Grande emozione nel corso della mattinata, prima per le testimonianze di due ex studenti iscritti settant’anni fa alla prima classe nell’anno di attivazione della scuola, Alessandro Manera e Gian Battista Tolasi che conseguirono il diploma triennale nel 1956, poi per il riconoscimento alle prime studentesse della Casearia, che fino al 1981 aveva avuto solo studenti maschi e infine per le targhe a chi ha potuto festeggiare le “nozze d’argento” con la Casearia, Andrea Alquati, Carla Bertazzoli, Franca Civardi, Giovanni Folini e Silvia Panigada in forza alla sede di via Bovis per 25 anni.
In apertura invece i saluti istituzionali da parte del sindaco di Pandino Piergiacomo Bonaventi, che con l’assessora all’Istruzione Federica Galasi ha consegnato una targa alla direttrice Bertazzoli, del sindaco di Sergnano Mauro Giroletti in rappresentanza della Provincia di Cremona, e dei due consiglieri regionali del territorio, Matteo Piloni e Riccardo Vitari, i quali hanno sottolineato importanza, specificità, valori che la Casearia di Pandino porta avanti da 70 anni e che le Istituzioni si impegnano a tutelare.
Il compleanno della Casearia è stata anche l’occasione per la prima uscita pubblica del neo dirigente scolastico dello Stanga di Cremona Carmelo Marino: “È la seconda volta che vengo qui a Pandino e oggi si celebra una storia bellissima, di una scuola che si è radicata nel territorio che trasmette molta unione tra gli ex allievi, che sono in tanti qui oggi, per questo – ha commentato il nuovo preside – sono felice di far parte di questa storia che sto imparando a conoscere, infatti nei giorni scorsi ho avuto il piacere di visitare il caseificio dove i responsabili mi hanno descritto qual è l’affascinante esperienza della filiera della trasformazione del latte”.
Degno di menzione l’intervento di Daniele Bassi, presidente di AssoCasearia da sempre vicina a tutte le iniziative della scuola e che certifica il legame affettivo che c’è tra tutti coloro che sono stati studenti a Pandino, un legame che negli anni si trasforma in fattiva collaborazione veicolando il nome della scuola nelle aziende del settore.
Le conclusioni sono state della direttrice Carla Bertazzoli, la quale ha tratteggiato l’evoluzione degli ordinamenti formativi degli ultimi anni, con uno sguardo al futuro e allo scenario che potrà aprirsi con la maturità quadriennale e l’ITS di filiera in corso di costituzione.
Ilario Grazioso