Pandino: soddisfazione
per la Festa del fieno
Si è conclusa ieri la terza edizione della Festa del Fieno e dei prati stabili promossa dall’amministrazione comunale di Pandino con la volontà di ripercorrere la storia delle tradizioni rurali, e al contempo valorizzare tutto ciò che dall’agricoltura deriva. Al centro ovviamente i prati stabili, esempio di agricoltura sostenibile in quanto per la loro coltivazione non vengono usati pesticidi e diserbanti, ma esclusivamente il letame. Nel corso della tre giorni di festa, mostre, convegni, coinvolgimento della storica Scuola Casearia, giochi della tradizione, ed anche l’idea di riproporre in futuro quello che fu tra gli anni settanta e gli anni ottanta, il Palio di Pandino. Dal distretto del cibo, alle visite guidate al Castello Visconteo (che si ripetono ogni week end a cura della locale Pro loco ndr), dai fontanili, allo spazio dedicato alla dimostrazione della lavorazione artigianale del ferro, ai laboratori proposti dall’associazione culturale “il Tarlo” di Mezzago (Mb), diverse sono state le attività in programma. In particolare, l’attenzione di grandi e piccoli è stata catturata proprio dallo spazio dell’associazione brianzola, che ha proposto giochi innovativi e unici creati artigianalmente dai soci rivisitando quelli della tradizione popolare, e privilegiando l’utilizzo di materiali eco-sostenibili, primo tra tutti il legno.
Nell’ambito della manifestazione, spazio anche alla Scuola Casearia di Pandino diretta da Carla Bertazzoli, i cui studenti hanno presentato il risultato di un progetto più ampio, che ha visto la creazione di nuove produzioni casearie aromatizzati e stagionati con il fieno dei prati stabili e prodotti con latte vaccino della zona proveniente da animali alimentati con fieno degli stessi prati stabili.
“Poiché sia l’aromatizzazione che l’affinamento avrebbero richiesto l’uso di fieno certificato, al momento non disponibile, sono stati prodotti nel caseificio didattico della Casearia due prototipi di formaggio, una canestrella e una caciotta – commentano i docenti della sede coordinata dell’Istituto Stanga di Cremona, diretto dalla dirigente Roberta Di Paolantonio – per i quali è stato utilizzato il fieno certificato acquistato sul mercato”.
Una manifestazione quella pandinese che quest’anno è stata posticipata rispetto alle ultime due edizioni primaverili, a causa dell’appuntamento elettorale che ha visto per la comunità pandinese il rinnovo del consiglio comunale: “Abbiamo scelto di fare a settembre la Festa e siamo stati fortunati per quanto riguarda il meteo. Una manifestazione apprezzata – commenta soddisfatto il sindaco Piergiacomo Bonaventi – che quest’anno ha visto impegnata nell’organizzazione la Pro loco e che nelle nostre intenzioni vuole valorizzare la tradizione e la riscoperta di giochi che si sono un po’ persi nell’epoca moderna fatta di internet e cellulari, cercando ogni anno di proporre qualcosa di nuovo, affinché le origini agricole del pandinasco possano essere conosciute sempre più dai giovani”.
Nel pomeriggio di ieri poi la novità di quest’anno rappresentata da una serie di giochi popolari, che hanno visto sfidarsi quattro squadre, una delle quali composta da una delegazione dell’amministrazione comunale guidata proprio dal sindaco, che abbiamo visto impegnato e vincente nel tiro alla fune.
L’idea è quella di riprendere nei prossimi anni quello che è stato il Palio rurale delle contrade del paese, che si è svolto per una decina di edizioni una quarantina di anni fa, ed i cui vessilli sono ancora visibili nelle sale del palazzo comunale. Ulteriore occasione per aggregare i pandinesi, stimolando la formazione di squadre legate ai rioni e la partecipazione di tutti, grandi e piccoli, uniti dal gioco, dalla storia, dalle tipicità del territorio e dal senso di appartenenza alla comunità. Non resta che attendere la quarta edizione della Festa del fieno e dei prati stabili del pandinasco, per verificare se l’intento dell’amministrazione Bonaventi troverà concretizzazione.