FIB: “Obiettivo la riapertura
del bocciodromo di Crema”
Il gioco delle bocce è tra gli sport inclusivi per eccellenza. Parte da questa considerazione la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Federazione italiana bocce (Fib). A Palazzo Lombardia il documento è stato siglato dal sottosegretario alla presidenza con delega a Giovani e Sport Lara Magoni e dal presidente della Fib Marco Giunio De Sanctis.
Il tema riguarda anche Crema, visto che De Sanctis ha sottolineato come sia fondamentale la riapertura del bocciodromo in città: “Attraverso la sottoscrizione del Protocollo saranno attivate anche borse di studio, da assegnare, su segnalazione della Fib, ai suoi migliori atleti. Un contributo economico importante da destinare a tutti i giovani. Restando in Lombardia, un altro obiettivo molto importante per la Fib è la riapertura, nel più breve tempo possibile, del bocciodromo Comunale di Crema, un impianto fondamentale per l’attività boccistica territoriale”.
La Lombardia è la prima regione per numero di società: circa 300 con circa 9.700 tesserati in 290 associazioni e società affiliate, 250 impianti, 5.900 atleti di cui 5.100 senior, 250 junior, 550 paralimpici che giocano abitualmente a questo sport e circa 20.000 i lombardi che si sono recentemente avvicinati al gioco delle bocce. Senza contare tutti quelli che giocano senza essere iscritti ad alcuna società. Importanti anche i numeri delle bocce in Italia. I tesserati sono circa 80.00, le società 1.520 con 45.000 atleti agonisti, 1.476 atleti paralimpici, 2.500 juniores 2.000 bocciofile e 31 centri di avviamento. Regione Lombardia crea ogni anno quasi 500 eventi legati al gioco delle bocce uno sport aperto a tutti, nessuno escluso.
“Tra gli obiettivi del documento – ha spiegato Lara Magoni – c’è quello di creare sinergie comuni e coordinate per promuovere la cultura sportiva per il sostegno dell’invecchiamento attivo e per la promozione dell’inclusione verso le diverse forme le disabilità”.
Il presidente Fontana plaude all’iniziativa: “Un’azione che condivido in pieno e che evidenzia come la Lombardia sappia coniugare lo sport e l’attività fisica a diversi stili di vita”.
“Le bocce – ha aggiunto Lara Magoni – sono ‘intergenerazionali’ e ‘per tutti’, avvicinano i giovani e i giocatori più esperti, rilanciando uno sport tradizionale e innestando un percorso di sostegno all’invecchiamento attivo. In questa sfida, un ringraziamento particolare alle due Ats Bergamo e Varese Insubria, che hanno collaborato fin da subito alla realizzazione di questo progetto. Le Ats, presidi fondamentali del territorio, capaci di gestire situazioni molto complesse legate alla nostra salute, questa volta saranno protagoniste indiscusse di un percorso di salvaguardia della salute dei lombardi. Per completare questo bellissimo percorso, avrei un sogno: realizzare le Olimpiadi delle Rsa, per far sì che i nostri anziani diventino protagonisti di questo protocollo, unico in Italia, a favore dell’inclusione e della socialità”.