Cronaca

Vendita capi contraffatti della
Nasa, sequestri anche a Crema

Nell’ambito di un’articolata attività investigativa, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Verbania, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani e coadiuvate da altri Reparti del Corpo, hanno sottoposto a sequestro oltre 20mila capi di abbigliamento per adulti e bambini recanti i loghi dell’agenzia spaziale governativa statunitense Nasa. Nel mirino anche un negozio di Crema, che secondo le indagini avrebbe agito in buona fede, come tutti i 35 esercizi commerciali in cui sono stati fatti i sequestri, tratti in inganno dalla documentazione fasulla esibita dal produttore.

Il lavoro delle Fiamme Gialle trae origine da un controllo in materia di sicurezza prodotti effettuato presso un megastore di abbigliamento e prodotti per la casa sito nella Provincia di Verbania, dove Ono stati sottoposti a sequestro amministrativo 151 capi di abbigliamento non conformi alla normativa.

I militari, trovandosi poi innanzi capi di abbigliamento contraddistinti dal logo Nasa, hanno pensato bene di approfondire la liceità dell’utilizzo del logo da parte di un’azienda operativa nella provincia di Barletta, Andria e Trani.

E’ emerso che, sebbene era stata rilasciata una preliminare autorizzazione all’uso dei loghi identificativi dalla stessa Agenzia, ovvero i cosiddetti “meatball” e “worm”, la stessa fosse totalmente all’oscuro delle modifiche apportate sugli stessi e riprodotti su felpe, magliette e altri indumenti. Le guide lines della Agenzia Spaziale Americana prevedono infatti un minuzioso processo di approvazione preventiva che la società produttrice, in realtà, ha soltanto finto di aver effettuato in fase di ricezione degli ordinativi di acquisto da parte della catena distributiva presente in tutto il nord Italia o, addirittura, ha dato arbitrario inizio alla produzione sebbene la stessa Nasa l’avesse espressamente vietato in quanto in netto contrasto con le loro linee guida per il merchandising.

Nei guai sono finiti il legale rappresentante e l’amministratore di fatto/direttore commerciale della società pugliese per contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni e Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

La ricostruzione della filiera distributiva, mediante meticolosa analisi delle fatture elettroniche di vendita, ha consentito di individuare che la produzione autunno-inverno 2023 era stata quasi interamente destinata ad un megastore avente sede centrale a Milano, ma con 35 punti vendita in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Piemonte, tra cui quello di Crema.

Le attività delle Fiamme Gialle hanno consentito di sottoporre a sequestro 21.264 capi di abbigliamento contraffatti per un valore di circa 380.000 euro. lb

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