Politica

Piloni tra Aral, scuola casearia e
presentazione del libro di Sasso

Dopo essere stato al mercato di Offanengo, ieri mattina il consigliere regionale del PD Matteo Piloni, e candidato alle elezioni del 12 e 13 febbraio, è stato in visita alla sede dell’associazione regionale allevatori della Lombardia (Aral) di Crema dove ha incontrato il presidente regionale Mauro Berticelli e ha visitato il laboratorio insieme al responsabile Diego Vairani.

“L’Aral di Crema, con oltre 4 milioni di controlli l’anno sul nostro latte e le nostre vacche, è il terzo laboratorio in Europa. Questa sì che è una vera eccellenza della nostra Regione e l’abbiamo a Crema, sul nostro territorio -ha dichiarato il consigliere Piloni – E qui deve restare! Ed essere valorizzata di più dalla Regione!”.

“La qualità del latte lombardo passa anche da qui, e i controlli dell’Aral sono una garanzia non solo per accedere alla Pac ma anche per garantirne la qualità – ha concluso Piloni – Bisogna essere consapevoli delle nostre eccellenze, quelle vere, e sostenerle”.

“Quando si parla di agricoltura bisogna sapere di cosa si parla e di chi ci sta dietro. Ecco perchè è necessario in Lombardia puntare sulla ricerca, sui giovani e sulla sostenibilità, che è sia ambientale che economica. Sono le tre condizioni per dare futuro alla nostra agricoltura- ha concluso Piloni”.

Nella giornata di oggi invece Piloni si è recato alla scuola casearia di Pandino.

“Sostenere e valorizzare la scuola casearia di Pandino significa sostenere la realtà e la tradizione lattiero-casearia del nostro territorio”. Così il consigliere regionale a margine della visita, accolto dalla direttrice prof.ssa Carla Bertazzoli.

“Le aziende casearie del territorio, e non solo, stanno cercando tecnici-caseari, ma purtroppo la scuola non riesce a soddisfare a pieno queste richieste – ha dichiarato Piloni -. Eppure il nostro territorio esprime un’eccellenza vera in questo settore, che abbiamo il dovere di sostenere. E per farlo bisogna partire dell’istruzione e dalla formazione che questa scuola esprime. Non farlo significa mettere in difficoltà il settore, e non possiamo permettercelo. La casearia di Pandino è una scuola Statale, ma se la Regione crede nella qualità lattiero-casearia, allora deve fare la sua parte, insieme alle Istituzioni del territorio” – ha concluso il consigliere.

Questa sera Piloni ha poi partecipato, alla libreria Brioschi di Crema, alla presentazione del libro “Assalto alla Lombardia” del giornalista Michele Sasso. Un libro che presenta le carenze dei servizi regionali, che negli anni hanno sempre più messo “gli interessi di pochi a discapito di quelli di tutti” afferma Sasso. Si tratta di carenza a 360 gradi dai trasporti alla sanità passando per l’ambiente.

Il libro ha raccontato Sasso “nasce in seguito all’esperienza che ho avuto con il covid, di fronte ad un sistema che non riusciva nemmeno a garantirmi un tampone”.

“C’è tanta rabbia per come siamo stati truffati in questi anni dal mal governo, che nonostante le eccellenze presenti nel nostro territorio; ogni giorno porta i cittadini lombardi a ricevere uno schiaffo quando si rivolgono al servizio ferroviario o a quello sanitario”, ha aggiunto l’autore del libro.

La presentazione del libro, insieme al consigliere regionale Matteo Piloni, ha dato spunti per parlare anche del sistema del potere Lombardo, il quale viene analizzato nel volume.

Secondo Sasso siamo la locomotiva per quanto riguarda solamente i nostri imprenditori illuminati e non per la sanità, i trasporti o la politica della nostra regione.

Lo schema del potere negli ultimi 28 anni, secondo il libro, nasce dalla tecnica utilizzata da Formigoni, la quale prevedeva un grande progetto comunicativo, che facesse apparire il lavoro di indebolimento della sanità pubblica e non solo, come il simbolo di un’ eccellenza Lombarda. Tecnica di comunicazione e di accentramento del potere continuata poi dai successivi presidenti di regione.

In questa serata c’è stato spazio per l’intervento di diversi cittadini interessati dai disservizi regionali e si ha avuto la possibilità di affrontare tramite alcuni esempi specifici il tema del sistema problematico di potere formato negli ultimi 28 anni in Lombardia.

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