Cronaca

Ex marito violento, inutili i domiciliari
Ora è rinchiuso a Cà del Ferro

Solo pochi giorni fa gli erano stati imposti dal giudice gli arresti domiciliari con divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli e divieto di comunicare con loro, per il reato di atti persecutori. Ma nel pomeriggio del 2 febbraio i carabinieri di Castelleone hanno condotto in carcere quest’uomo di nazionalità italiana, come aggravamento della precedente misura di  custodia cautelare, rivelatasi inefficace.

Una storia angosciante quella che sta venendo alla luce dalle indagini. L’uomo, ora separato dalla moglie, negli ultimi mesi aveva iniziato a perseguitare la ex moglie che aveva intrapreso una relazione con un altro uomo, arrivando in più occasioni a minacciarla.
Per questo motivo gli era stato imposto il divieto di avvicinarsi e di comunicare con la donna e con i figli, ma nei giorni scorsi il divieto verso i figli era stato revocato e l’uomo era andato a trovarli a casa della nonna.
Proprio qui e facendosi sentire da uno dei bambini, aveva inveito e minacciato di morte ad alta voce l’ex moglie e il nuovo compagno. Venutane a conoscenza, la donna ha riferito i fatti ai militari di Castelleone manifestando la situazione di pericolo tenuto conto del comportamento gravemente minaccioso di fronte al figlio e a sua madre.
Il 29 gennaio, il giorno immediatamente successivo all’esecuzione degli arresti domiciliari, in violazione dei divieti imposti, l’uomo ha provato più volte a telefonare alla ex, venendo bloccato. Poi su un social ha pubblicato frasi ingiuriose verso di lei. La mattina dopo ha trovato le gomme della sua auto sgonfie.  Il nuovo compagno aveva subito l’imbrattamento del citofono e della porta basculante del garage di casa:  dalla visione delle telecamere di sorveglianza i carabinieri hanno riconosciuto l’ex marito della donna come autore del fatto.

Tutti questi elementi sono stati riassunti in una informativa all’autorità giudiziaria che tenendo conto del pericolo di ripetersi di ulteriori condotte persecutorie, dell’incapacità dell’uomo di controllare la propria rabbia verso l’ex moglie e il nuovo compagno e infine della totale indifferenza verso le misure già prese  nei suoi confronti, ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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