Bagnolo, il sindaco Aiolfi: "Neppure
una foglia è rimasta sugli alberi"

20 – 30 centimetri di grandine fino a ieri, sulle strade di Bagnolo Cremasco, il centro più colpito dalla violenta tempesta abbattutasi sabato sul cremasco. A due giorni dall’evento che il sindaco Pietro Aiolfi non esita a definire disastroso, si fa la conta dei danni per la compilazione delle schede da inoltrare in Regione, con la richiesta dello stato di calamità naturale.
Tantissimi i danni provocati dalla grandinata, sia agli edifici pubblici che a quelli privati. “La scuola d’infanzia – ricapitola il primo cittadino – è chiusa in quanto allagata e sono caduti i controsoffitti; al cimitero sono esplosi i lucernari; nella palestra della scuola media le vetrate sono andate in frantumi e di conseguenza la struttura si è allagata; nell’edificio delle elementari le pensiline esterne sono distrutte”. Danni anche agli edifici comunali che ospitano l’ambulatorio, il centro culturale, lo stesso municipio. Le tensostrutture sono state pesantemente danneggiate, gli impianti di sorveglianza per metà fuori uso; l’antenna sopra il tetto del Comune è completamente piegata stamattina.
“Mai visto qualcosa del genere, non c’è più una pianta con una foglia in paese, sembra di essere in autunno. Foglie che stanno otturando i tombini e fogne che non scaricano. E’ un disastro sia a livello di proprietà private che di edifici pubblici”. Tapparelle bucherellate come se fossero state colpitie da proietttili e parabrezza delle auto in frantumi completano un quadro che è ancora in via di definizione.
In molti capannoni artigianali ‘attività questa mattina non è ripresa in quanto non c’è ancora la corrente elettrica perchè l’acqua allagando gli ambienti ha causato corto circuiti.