Politica

Ieri la tribuna elettorale
dell’Ass.ne RinasciMenti

A meno di un mese dalla data delle elezioni, si susseguono i confronti tra i sei candidati a sindaco e sale anche il livello di animosità tra alcuni di loro. Questa volta a proporre il confronto l’Associazione RinasciMenti, che ieri sera in sala Alessandrini, nell’ambito della tribuna elettorale “Pronti a votare”, moderata da Mara Tessadori e Stefania Maglio, ha formulato tre domande ciascuno, alle quali rispondere in un tempo di quattro minuti, con possibile replica e appello al voto finale. L’obiettivo, hanno spiegato i ragazzi di RinasciMenti è quello di arrivare ad una scelta consapevole il 12 giugno. Ecco perché nei mesi scorsi sono stati coinvolti in diversi incontri, i giovani che hanno deciso di mettere al servizio della collettività, energia e competenze candidandosi nelle varie liste, e sono stati incontrati anche i candidati sindaco.

Le proposte per i giovani ed il ruolo dell’Università a Crema, il tema dei servizi, di come erogarli e gestirli con la collaborazione pubblico-privato, ed infine l’opinione di ciascun candidato, sulla proposta più utopistica sentita in questa campagna elettorale, e rispetto alla quale, ciascuno esprime la propria visione: queste le tre domande del confronto.

Prima domanda

Quanto ai giovani, Simone Beretta rimarca l’opportunità di consentire a chi ha talento di potersi realizzare e sull’Università, l’ex consigliere di Forza Italia si dice arrabbiato, anche con la Provincia, perché nella logica dello stare insieme, anche la città di Crema deve poter avere una sede universitaria. Per Fabio Bergamaschi, gli Its rappresentano un’opportunità, come il sostegno all’imprenditorialità giovanile e femminile e le politiche abitative. Maurizio Borghetti torna a parlare di Liceo musicale e propone un Centro ricerca sull’Alzheimer, ma anche di allargare gli Its all’area dell’hospitality, con il sogno rappresentato dal palazzetto polifunzionale alla Pierina, per eventi sportivi e musicali. Manuel Draghetti, contesta gli orari di apertura della biblioteca civica, ed evidenzia la mancanza di luoghi di aggregazione per i giovani, rilanciando l’utilizzo del palazzo dell’ex tribunale, quale spazio per i giovani. Invita poi a investire sugli Its, che però non sono un’alternativa all’Università, lasciata andar via. Dal canto suo, Paolo Losco sottolinea come gli Its non devono essere gestiti solo dalle associazione di categoria, che occorre incentivare nuove realtà, il coworking, potenziare l’Orientagiovani e istituire con una delega, il sindaco della notte, figura che si possa occupa della realtà della vita notturna. Per Oronzo Santamato, prima ci devono essere i cremaschi, che non si aiutano fin quando ci sarà il reddito di cittadinanza.

Seconda domanda

Evitare sprechi, riportando in capo al comune i servizi esternalizzati, sostiene Santamato, al quale fa eco Beretta, secondo cui ci sono servizi che non possono più essere gestiti direttamente dalle amministrazioni, mancando economie di scala, personale e strutture. Tuttavia, la gestione dei parcheggi a pagamento ad esempio, secondo Beretta potrebbe tornare in capo al comune. Per Bergamaschi si rende necessario guardare caso per caso, valutando le opportunità alla luce del contesto nel quale si opera ed il ruolo del comune deve essere quello di pianificatore e controllore. Anche per Borghetti alcuni servizi è necessario esternalizzarli, ma la discriminante deve essere rappresentata dal mantenimento di standard qualitativi adeguati, costi ridotti per i cittadini e regole per chi gestisce. Draghetti invece lancia l’accusa diretta a Bergamaschi: “In questi 10 anni, quando mai il comune ha pianificato è controllato, non ha controllato un tubo” e aggiunge “rivolteremo come un calzino la coprogettazione”. Di parere opposto Paolo Losco, per il quale invece la coprogettazione è un valore, magari da migliorare, ma resta un valore.

Terza domanda

L’utopia per Borghetti sta nel proporre un candidato, diretta espressione dell’amministrazione precedente, perché, se dopo 10 anni si propongono le stesse cose che non si sono fatte, difficile che si realizzino in futuro. L’assist è colto da Draghetti, che aggiunge come la città si sia svuotata di servizi: per Draghetti però, anche l’idea del Palazzetto alla Pierina è scellerata. “Noi il progetto utopico per il reale cambiamento della città” dice Losco, e per Santamato, “Noi siamo stufi di vedere quello che vediamo”. Simone Beretta si rivolge al centro destra ufficiale: “Negli ultimi anni ho rappresentato assieme ai colleghi Agazzi e Zanibelli, il centro destra in consiglio comunale. I partiti sono spariti dall’orizzonte”. Poi, Beretta si dice favorevole alla coprogettazione, che però va gestita meglio, e quanto all’idea di un nuovo Pgt, senza previsione di altre aree edificabili, questo non è concretamente possibile. Chiude il confronto Bergamaschi, che incassa con

stile le critiche ricevute e guarda avanti, rivendicando l’appartenenza ad un’amministrazione che ha saputo ridurre il debito comunale dai 42 milioni di euro del 2012, ai circa 20 attuali.

Ilario Grazioso

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