Esche avvelenate: nel summit,
le strategie di prevenzione
Si è tenuta questa mattina in Prefettura a Cremona la riunione del Tavolo di coordinamento per il monitoraggio del fenomeno delle esche e dei bocconi avvelenati.
All’incontro, presieduto dal vicario del prefetto, hanno partecipato rappresentanti delle forze dell’ordine, della polizia provinciale, delle polizie locali di Cremona, Crema, Casalmaggiore, della direzione della struttura di prevenzione sanità veterinaria della Regione Lombardia, dell’ATS Valpadana – Dipartimento Veterinario, dell’Istituto Zooprofilattico, dell’Ordine dei veterinari, del Nucleo operativo delle guardie ecologiche e zoofile e dell’organizzazione di volontariato “il Nibbio Pro Natura”.
I lavori sono stati introdotti dal prefetto Vito Danilo Gagliardi che, alla presenza del questore Carla Melloni e del comandante provinciale dei carabinieri Giuliano Gerbo, si è soffermato sull’importanza del Consesso, il primo a riunirsi a livello regionale, il cui fine è di individuare efficaci modalità di intervento, in ottica preventiva, a tutela della salute degli animali domestici che, sovente, forniscono alle persone un contributo di estrema rilevanza, anche sotto il profilo psicologico, in termini di amicizia, vicinanza e affetto.
Il prefetto ha quindi ringraziato i presenti e le associazioni che hanno aderito all’invito a partecipare alla riunione odierna, evidenziandone lo spiccato senso civico e l’importante collaborazione attraverso la condivisione di esperienze, di indicazioni uniformi e di innovative modalità di approccio al fenomeno. Al contempo, ha voluto rivolgere un messaggio ai cittadini, sensibilizzando le comunità a segnalare tempestivamente il rinvenimento di esche e bocconi che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità.
Il fenomeno è costantemente monitorato dalle forze di polizia, dal Dipartimento veterinario dell’ATS, dall’Istituto Zooprofilattico e dall’Ordine dei veterinari che, anche grazie all’ausilio di una piattaforma informatica, sono in grado di gestire e condividere le informazioni sugli episodi che vengano, di volta in volta, accertati.
Al riguardo, nelle scorse settimane, sono stati effettuati diversi interventi di prevenzione e di bonifica di alcuni siti da parte del Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale dell’Arma dei carabinieri.
Durante la riunione è emersa l’esigenza di implementare il portale informatico nell’immediatezza dell’evento, in modo da scongiurare il rischio che i dati raccolti non siano perfettamente rappresentativi della realtà e possano, in tal modo, verificarsi casi di “sommerso”.
Un ulteriore aspetto cui riservare maggiore attenzione è l’opportunità di avviare una precisa campagna informativa sui pericoli e sulla rilevanza penale della disseminazione di esche e bocconi avvelenati che, in molti casi, sono frutto di condotte inconsapevoli da parte degli autori che abbandonano nei campi prodotti in libera vendita contenenti elementi nocivi e destinati ad altri scopi.
Pertanto è stato deciso di procedere all’elaborazione di un vademecum informativo che sarà distribuito alla cittadinanza per favorire una maggiore consapevolezza in ciascuno.
Il Tavolo si riunirà il prossimo mese di settembre per l’esame delle attività di prevenzione e repressione, che proseguono secondo modalità sinergiche, soprattutto nei parchi urbani, e per definire interventi opportuni che tengano conto della settorialità e della stagionalità dei fenomeni.