Cronaca

Seconda dose AstraZeneca
Circa il 15% ora teme gli effetti

Personale scolastico preoccupato per la seconda dose del vaccino AstraZeneca. I sindacati Scuola di Cgil, Cisl Uil, Snals Confsal e Gilda Unams hanno chiesto un incontro urgente al Ministro dell’istruzione Bianchi affinchè vengano fornite “precise e dettagliate informazioni sulle modalità con cui si intende d’ora in avanti procedere nella programmazione e gestione delle vaccinazioni del personale scolastico”.

“Le vicende che in questi giorni hanno riguardato i possibili effetti collaterali del vaccino AstraZeneca, fin qui utilizzato per la campagna di vaccinazione del personale scolastico hanno ingenerato uno stato di preoccupazione e di diffuso disorientamento fra il personale stesso, sia per chi ancora attende la prima somministrazione, sia per quanti dovranno ricevere la dose di richiamo.

La preoccupazione c’è anche tra il personale scolastico della provincia di Cremona, come risulta a Oreste Pegno, segretario provinciale Uil Scuola: “Verso AstraZenaca effettivamente c’è qualche freddezza, molti dei miei colleghi l’hanno fatto, le eccezioni hanno riguardato particolari condizioni di salute che hanno richiesto l’utilizzo di un altro vaccino. In altri casi però la richiesta di utilizzare Pzifer o Moderna non è stata accolta dal personale sanitario in quanto le condizioni di salute sono state considerate pertinenti.

Le preoccupazioni legate ad AstraZenca sono aumentate in seguito all’alternarsi di notizie anche contradittorie sulla sua sicurezza e a questo c’è da aggiungere il personale che ha paura a prescindere”.

Circa il 10 – 15% del personale, da un calcolo approssimativo del sindacato, avrebbe mostrato freddezza vero il vaccino AstraZeneca. Per loro, c’è la possibilità di fare la seconda dose con un prodotto diverso: come ha spiegato ieri l’immunologo Sergio Abrignani, docente alla Statale di Milano e membro del Comitato tecnico scientifico intervistato da SkyTg24, sul possibile pericolo nel cambiare tipologia di vaccino tra prima e seconda dose, ciò “non è assolutamente pericoloso. In immunologia c’è una tecnica che si chiama innesco e richiamo, con due tipi diversi di vaccino, che anzi quando si usano gli adenovirus è suggerita. Da immunologo dico che è meglio anche come induzione della risposta immunitaria”. Ma, ha aggiunto, “serve l’ok delle agenzie regolatorie”. gb

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