Serpenti protetti e ragni pericolosi: maxi sequestro in un negozio di Crema

21 tra boa e pitoni, cinque anfibi e cinque ragni pericolosi. Questo il bilancio di quanto sequestrato dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Trescore Cremasco a seguito di un sopralluogo in un negozio di vendita animali di Crema, la cui titolare è stata denunciata all’autorità giudiziaria di Cremona sia per carenze ed inadempienze documentali in riferimento ai regolamenti e normative per la legale detenzione ai fini commerciali degli animali posti sotto sequestro.
Per quanto concerne gli aracnidi – nello specifico ragni, scorpioni e tarantole – non è stata rispettata la legge 213 del 2013 secondo cui “Sono da considerare potenzialmente pericolosi per l’incolumità e la salute pubblica tutti gli esemplari vivi di aracnidi selvatici, ovvero provenienti da riproduzioni in cattività… …E’ vietato a chiunque, detenere, commercializzare importare, esportare”. I ragni sono stati affidati a un centro specializzato.
Rettili e anfibi, pur essendone consentita la vendita a privati cittadini – previa legale acquisizione ai fini Cites – sono comunque soggetti a norme specifiche in materia di tutela del benessere animale, che spesso gli acquirenti ignorano, così come spesso vengono sottovalutate le importante dimensioni che questi animali raggiungono, anche in breve tempo.
L’attività di accertamento, supportata da militari del Nucleo Carabinieri CITES di Milano rientra in una più ampia campagna Regionale finalizzata al rispetto della normativa CITES (Convention on International Trade of Endangered Species – o Convenzione di Washington che ha lo scopo di regolamentare il commercio internazionale di flora e fauna in pericolo di estinzione, recepita in Italia a con la Legge 150 del 1992).