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Consegna della Costituzione ai 18enni. Il sindaco: 'Siate migliori di noi'

Buongiorno a tutti e a tutte,

sono felice e grata che siate qui con noi a dare significato a questa Festa della Repubblica Italiana, un sentimento di gratitudine che estendo ai vostri professori e ai dirigenti scolastici, che hanno accolto l’invito di accompagnarvi, nonostante le fatiche dell’ultimo scorcio di anno scolastico.

Benvenuti in Sala degli Ostaggi, che ci ricorda un episodio drammatico della nostra storia cittadina, ma che oggi è un luogo di democrazia e di libertà, in cui si prendono le decisioni più importanti che riguardano la nostra comunità. È la casa di tutti, la vostra casa.

Da qualche anno, nell’ambito dei festeggiamenti per 2 giugno, insieme con il Comitato per la promozione dei principi della Costituzione presieduto dalla professoressa Graziella Della Giovanna, che qui ringrazio sentitamente, abbiamo introdotto questo momento con voi, che vi affacciate alla vita adulta forti del vostro 18mo anno di età, perché la Repubblica è un corpo vivo, dinamico, e cambia ogni volta che una nuova generazione bussa alla porta della società adulta, come sta accadendo adesso a voi, nati nel 2001.

Quel lontano 2 giugno 1946 noi non c’eravamo, né voi né io, forse c’era qualcuno dei vostri nonni. Sappiate però che quella memorabile giornata fa parte dei mattoni che formano le nostre famiglie, il nostro Dna. Il 2 giugno l’Italia si fidanzò definitivamente con la democrazia. Fu un fidanzamento ufficiale, come si usava una volta, celebrato attraverso un Referendum. Per la prima volta, senza esclusione di alcuna categoria, gli uomini e le donne italiani, con uno scarto di circa 2milioni di voti, scelsero la Repubblica e indicarono anche i Costituenti, donne e uomini che avrebbero poi redatto la nostra Costituzione.

Anche ai tempi della Costituente le divisioni tra gli italiani erano profonde e radicali, proprio come accade ancora oggi, come abbiamo visto pochi giorni fa con il voto europeo, la differenza sta nel fatto che i Padri e le Madri Costituenti seppero andare oltre, costruendo la casa che oggi ci ospita, la nostra Repubblica, la Democrazia. Un insegnamento che ancora ha molto da dirci. Quelle donne e quegli uomini che scrissero la nostra meravigliosa costituzione, mai avrebbero osato stabilire graduatorie nei diritti, tantomeno li avrebbero subordinati alla razza o alla religione. Il soggetto della Costituzione è l’essere umano, davanti a cui essa si inchina deferente.

Sono emozionata oggi, nel consegnarvi la “Costituzione della Repubblica Italiana”, da Sindaco e da mamma vi invito a tenerla sul vostro comodino, a leggerla e rileggerla. Basta un articolo al giorno.

La Costituzione ci aiuta a astrarre la parte migliore di noi, incrementa la nostra umanità, ci esorta a bandire l’indifferenza, ci invita alla corresponsabilità, ci dice che siamo tutti parte di un unico gruppo umano, tutti uguali, tutti egualmente portatori di diritti e di doveri, in fin dei conti tutti nella stessa barca, perché ciò che succede a me oggi può capitare a te, domani, e viceversa, e l’unico rimedio è prenderci cura gli uni degli altri.

La consegno a Voi perché vi affacciate all’età adulta e il futuro è nelle vostre mani. Non è retorica vuota, è proprio così, e in voi riponiamo moltissima speranza. La vostra “pellicola” non è ancora tutta impressionata, avete un potenziale enorme ancora da sviluppare, ed interiorizzare e fare propri i principi della Costituzione può fare la differenza, nelle vostre vite ed in quelle di chi vi circonda.

Penso alla crescente consapevolezza sui temi dell’Ambiente, penso al movimento europeo determinatosi grazie allo slancio di Greta Thumberg e di moltissimi giovani che si sono convinti dell’importanza di spendersi per il futuro del Pianeta. Non credo sia un caso se le forze politiche ambientaliste dei Verdi siano risultate, alle Europee di domenica, il secondo partito in Germania ed il terzo in Francia. Voi giovani potete fare la differenza. Il futuro è nelle vostre mani. Non è un caso se proprio alcuni ragazzi e ragazze della consulta dei Giovani, oggi, siano qui presenti e vi donino la storia del partigiano Bimbo, un altro giovane che ha dato la vita per consegnarci un paese più libero e più giusto.

Per questo vi auguro, cari ragazzi e ragazze, di essere orgogliosi della Costituzione e di saperne essere all’altezza, oggi e domani, perché essa contiene le fondamenta del nostro progresso civile e sociale, senza cui non ci possono essere diritti né libertà.

Amate la Costituzione, innamoratevene e, soprattutto, mettetela in pratica, fate in modo che il suo rispetto stia scritto, oltre che nei suoi 139 articoli, nelle vostre coscienze e nei vostri comportamenti e “fuorilegge” siano le disuguaglianze, i privilegi, la povertà materiale e culturale, i razzismi e le discriminazioni.

Benvenuti nell’età adulta, siate migliori di noi!

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