Cronaca

Negozi storici: riconosciute anche le botteghe artigiane

“Finalmente un importante riconoscimento ai negozi storici e una novità fondamentale per le botteghe artigiane”. E’ stata approvata all’unanimità in Consiglio regionale la legge per la valorizzazione delle attività storiche e di tradizione. Grazie al PD, rispetto alla formulazione iniziale e alle precedenti misure, oltre ai negozi e ai locali sono state aggiunte le botteghe artigiane. “Si tratta – spiega il consigliere regionale Matteo Piloni – di un lavoro iniziato nella scorsa legislatura dal nostro gruppo e in modo particolar dall’ex consigliere Agostino Alloni. Su proposta di Confartigianato Crema aveva predisposto un ordine del giorno, condiviso anche dalle altre associazioni, approvato dal Consiglio regionale. Sono soddisfatto che quell’impegno sia stato concretizzato dalla Giunta in questi primi mesi di attività”.

Adesso quindi anche le attività artigiane, come parrucchieri e calzolai che da più di quarant’anni esercitano la professione, potrenno ricevere il riconoscimento di “negozio storico”, fino ad ora disponibile solo per le attività commerciali. “Sono presidi di socialità – puntualizza Piloni – oltre che attività economiche, ed è giusto valorizzare il loro lavoro”.

Nota negativa rispetto al provvedimento è invece quella sugli affitti. “Avremmo voluto – conclude Piloni – un impegno maggiore su questo fronte perché spesso sono proprio i canoni a determinare la chiusura di un’attività nei centri storici. La maggioranza, però, non ha ritenuto di varare una misura di sostegno per questa voce. Sarà un punto da migliorare in futuro. Grazie al Pd la dotazione è stata incrementata di 120mila euro in parte corrente, che quindi sale a 900mila euro in tre anni, e di 500mila euro sugli investimenti che salgono così a 2,5 milioni”.

“È una legge che affronta il tema delle attività produttive in relazione con il tempo. La vita media delle imprese in Lombardia è purtroppo molto ridotta, sono feroci gli attacchi al tessuto produttivo tradizionale delle multinazionali onnivore in una società del consumo a tutti i costi e a poco prezzo. Valorizzare le botteghe storiche è, all’opposto, difendere e valorizzare i prodotti di qualità, sostenere chi presidia piazze, identifica le vie e fa sopravvivere emozioni e ricordi legati al passato. Difendere questi punti di riferimento equivale a contrastare la spersonalizzazione di città ormai dormitorio, l’impoverimento dei territori legato alla serialità dei centri commerciali e promuovere un tessuto economico sano che qualifica il lavoro a missione e che fa dell’Italia dei mille campanili un’eccellenza. La difesa e la tutela delle botteghe storiche è un obbligo sociale, politico e morale. Da qui il voto favorevole del M5S che ha emendato la legge riducendo da 50 a 40 anni il requisito per ottenere la qualifica di bottega storica ampliando così la platea di attività che meritano sostegno e valorizzazione”, così Marco Degli Angeli e  Monica Forte, commentano l’approvazione della legge per la valorizzazione delle attività storiche con il voto favorevole del M5S Lombardia.

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