La giunta replica a Forza Italia: 'Trasparenza. Insinuazioni squallide e irresponsabili'
Il primo cittadino si riserva di valutare una possibile querela. Bergamaschi: 'Vogliamo riprendere il cantiere al più presto'
“Quella di venerdì è stata una conferenza squallida e mortificante. Si è parlato di Amministrazione malata e di ‘bubboni’: queste parole non sono figlie di una politica sana. C’è stata malafede e irresponsabilità”. E’ durissima la replica del sindaco Stefania Bonaldi alle accuse avanzate settimana scorsa dal consigliere Simone Beretta, che a nome del gruppo di Forza Italia ha denunciato “ombre che non fanno bene alla città”, riferendosi in particolare al progetto C.Re.M.A.2020.
Stando alle parole del consigliere “da fonti delicate e certe, c’è da capire se il Comune abbia vistato fatture scontate richieste dall’impresa titolare dei lavori (la GeoCantieri, che non ha rispettato i tempi di consegna, ndr) alle banche, insieme a fidi concessi”. Un’accusa che non è andata giù alla giunta Bonaldi.
Il sindaco, con gli assessori all’Urbanistica Cinzia Fontana e ai Lavori Pubblici Fabio Bergamaschi ha risposto a tono. “Come Amministrazione non ci sarà nessuna querela, ma io, da cittadina, sto vagliando se muovermi legalmente – ha aggiunto il sindaco- C’era l’intento di uno sparo grosso e di un’insinuazione che va oltre il mero attacco politico
L’operatore economico ha attuato la possibilità, concessa dall’art. 106, comma 13 del decreto legislativo 50 del 18 aprile 2016, di cedere il credito, certo ed esigibile, che ha nei confronti del Comune di Crema, i cui crediti ceduti sono sorti dal contratto stipulato nell’esercizio dell’impresa. Il principio che sottende tale istituto è inteso ad evitare che, durante l’esecuzione del contratto, possano venire a mancare i mezzi finanziari al soggetto obbligato alla prestazione in favore della pubblica amministrazione.
Non essendo state previste eventuali clausole limitative nel bando e nei documenti di gara, non sono stati ravveduti motivi ostativi per non accogliere tali richieste. In particolare, i contratti per le cessioni di credito sono stati stipulati mediante atto pubblico e sono stati notificati al Comune ed i cessionari sono banche.
Riscontrando la avvenuta cessione del credito il Comune ha precisato alle Banche cessionarie che in ogni caso le liquidazioni degli importi sarebbero comunque state effettuate sulla base dei S. A. L. effettivamente venuti a maturazione.
Le ulteriori fatture pervenute da Geo Cantieri al Comune non corrispondenti a S. A. L. sono state respinte prontamente dal dirigente e di tutto questo già nel settembre 2018, come agli atti documentato, sono stati informati gli Istituti di credito cessionari, che nulla possono vantare nei confronti del Comune di Crema. Tutti i passaggi sopra descritto trovano corrispondenza in atti e documenti del Comune.
Bergamaschi ha poi illustrato l’attuale stato dell’arte del cantiere, rimarcando come “tutti i passaggi sono stati effettuati nella più totale trasparenza. Mi chiedo se chi rilascia certe dichiarazioni abbia il medesimo senso di responsabilità”. L’obiettivo, ora, è di evitare di restare impanatati nella burocrazia. Per questo molto probabilmente la Geo Cantieri sarà sollevata dall’incarico: “Sono già avvenuti dei sopralluoghi con la seconda ditta che ha partecipato al bando. Cercheremo di evitare di ricorrere alla giustizia amministrativa, proprio per la volontà di riprendere i lavori al più presto”.
L’assessore ha specificato anche che “il progetto per il sottopasso è a sé stante e non ha coinvolgimenti con quello dell’hub di via Stazione”.
ab