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Volley B2 femminile, Carioni sprona Offanengo in crisi:' Abo, credici. Nulla è perduto'

Il vicepresidente e main sponsor stimola la squadra reduce da tre sconfitte consecutive e rinnova la fiducia a coach Giorgio Nibbio e al suo staff: “Mai messo in discussione l’operato”

Un’iniezione di fiducia all’ambiente, senza puntare il dito contro qualcuno e rinnovando la stima verso le varie componenti della squadra, ricordando come gli obiettivi iniziali siano ancora raggiungibili nonostante il momento di difficoltà, a patto di riuscire a invertire la rotta. In casa Abo Offanengo, a prendere la parola è Roberto Carioni, vicepresidente e main sponsor del sodalizio cremasco che milita nel campionato di B2 femminile. Dopo aver occupato stabilmente le prime posizioni, la squadra allenata da Giorgio Nibbio è incappata in un periodo-no culminato con tre sconfitte consecutive che hanno fatto scendere l’Abo all’ottavo posto, sebbene la prima parte della classifica sia ancora molto corta e quindi i giochi ancora più che aperti. Sabato scorso Offanengo ha accusato il secondo ko consecutivo al PalaCoim, cedendo in quattro set al Brembo Volley Team come nel match d’andata in terra bergamasca.
Pensa che l’Abo abbia pagato dazio soprattutto a livello mentale, entrando in partita tardi?
“Sicuramente l’approccio alla partita non è stato corretto, siamo andati subito in difficoltà e disunendoci abbiamo ceduto i primi due set a parziali molto bassi (25-17 e 25-20, ndc), commettendo molti errori. Il Brembo ha disputato una partita ordinata in ogni fase, potendo contare su una Cassis ispirata che ha meritato il premio di miglior giocatrice della partita”.
A suo avviso da cosa deriva questo momento di difficoltà della squadra testimoniato dalle tre sconfitte consecutive?
“Se inizialmente poteva essere un fisiologico calo fisico, ora è subentrata una flessione mentale. Siamo timorosi e non riusciamo più a esprimere il gioco che abbiamo dimostrato di saper fare per buona parte del girone d’andata. La squadra gioca contratta, con la paura di sbagliare e alle prime difficoltà non riesce a reagire, subendo inevitabilmente il gioco delle avversarie”.
Qual è il messaggio che la società vuole mandare alle ragazze?
“Di crederci sempre, di dare di più, perché nulla è perduto, ma bisogna subito cambiare rotta. Con il lavoro quotidiano e una maggiore attenzione e grinta possiamo ritrovare la strada per risalire la classifica. Dobbiamo aiutarci reciprocamente, affidandoci allo staff tecnico e confidando anche nella società: tutti insieme possiamo uscire da questo periodo di indubbia crisi”.
C’è sempre stata la massima fiducia incondizionata per lo staff tecnico guidato da coach Giorgio Nibbio: la confermate appieno anche ora?
“La società non ha mai messo in dubbio l’operato del nostro coach e del suo staff. Personalmente, stimo Giorgio (Nibbio) non solo come allenatore, ma anche come persona e con lui ho un confronto quasi quotidiano basato sulla fiducia reciproca. Sono sicuro, come ha dimostrato anche l’anno scorso assumendo una squadra ultima in classifica e portandola ai play off, che anche quest’anno riesca a riprendere la corsa verso un obiettivo per il quale tutti, ognuno nel proprio ambito, lavoriamo da giugno”.
Gli obiettivi stagionali (salto di categoria) restano immutati?
“Senza ombra di dubbio. Dopo otto vittorie consecutive nel girone di andata non pensavo di aver vinto il campionato e ora dopo tre sconfitte a fila non credo di averlo già perso. Il Volley Offanengo 2011 ha costruito una squadra e uno staff che possono ambire al salto di categoria e questo sarà il nostro obiettivo fino all’ultima partita. Poi come sempre sarà il campo a fine stagione a decretare il risultato, ma noi come società ci crediamo e sono sicuro che anche lo staff e le atlete siano dello stesso avviso”.
Sabato fare risultato a Genova sarà necessario per rilanciare morale e classifica dell’Abo.
“Sarà determinante e fondamentale. Dobbiamo voltare pagina e tornare a fare risultato, esprimendo il gioco che sappiamo interpretare. Sarà inevitabile affrontare questa trasferta con la tensione di dover cambiar rotta, ma, ribadisco, tutti insieme (squadra, staff e società) possiamo uscire da questo momento di crisi e riprendere il nostro cammino”.

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