Politica

Bonus immeritati?
Bonaldi: “Accuse
infondate”

Buonus ai dirigenti della Pubblica Amministrazione, anche a chi non se li merita. Ha fatto scalpore l’articolo apparso su Repubblica il 3 novembre, a firma di Corrado Zunino. Ancor più scalpore ha suscitato una delle ultime frasi: “nella piccola Crema, nonostante il 72 per cento degli uffici abbia avuto un impegno calante rispetto all’anno precedente, i dirigenti si sono presi 30mila euro di bonus”.

La notizia ha fatto il giro dei social network. Appetitoso lo scandalo, ennesima dimostrazione dell’assioma per cui Crema non sia un’isola felice, nel mare delle ingiustizie. Ma i fatti, secondo il sindaco, Stefania Bonaldi, sono stati travisati.
“È doveroso chiarire che i Comuni non possono erogare alcun “premio” o “bonus” ai propri dirigenti”, chiarisce il primo cittadino. “Forse – prosegue – l’articolo si riferisce alle “retribuzioni di risultato”, che sono una parte flessibile del salario dei dirigenti e sono previsti dalla legislazione e dai Contratti Collettivi nazionali (che il Comune di Crema, al pari di tutti gli altri enti locali, non può eludere)”. La retribuzione dei dirigenti è divisa in più parti: da una parte una quota fissa; dall’altra una quota variabile, legata al raggiungimento degli obiettivi. “Il dato grossolanamente riferito dai media – scrive la Bonaldi – è verosimilmente ascrivibile ai 35.438 euro lordi, erogati a titolo di indennità di risultato nell’anno 2012, anno nel quale il Comune ha visto la presenza di 6 dirigenti fino al mese di maggio e, successivamente, con l’insediamento della attuale Amministrazione, la riduzione a 4 dirigenti, con il taglio di due figure dirigenziali”. Quei 35mila euro, spiega ancora il sindaco, sono l’ammontare più basso dal 2008 ad oggi. Di quest’importo, tra l’altro, il 10% verrà ai capitoli del bilancio comunale destinati all’assistenza, per scelta dei dirigenti stessi.

Ma non è finita qui. Il bonus, segnala Zunino, è stato erogato nonostante “un impegno calante”. “Affermazione priva di fondamento – ribatte la Bonaldi – che non trova riscontro in alcun documento dell’ente e del tutto inveritiera, se si considera che turn over del personale ha messo il Comune nelle condizioni di erogare i medesimi servizi con meno dipendenti, dunque semmai l’impegno della forza lavoro è stato crescente”. Crema, al contrario di alcuni comparti della Pubblica Amministrazione, “negli ultimi due anni ha tagliato il costo del proprio personale dipendente dell’11%, per un importo complessivo di oltre 800mila euro”. Un esempio di virtuosismo, questo, che rispedisce l’accusa al mittente.

Si tratta di informazioni, queste, “che anche alcuni consiglieri comunali, che hanno sollevato la questione sui social network chiamando in causa i “politicanti” dell’amministrazione, ben avrebbero potuto essere nelle condizioni di conoscere – conclude il sindaco – quantomeno per il lungo corso amministrativo che hanno alle spalle, che li ha visti in posizioni di primissimo piano istituzionale, o che avrebbero potuto almeno verificare, avendo non solo il diritto, ma anche il dovere di esercitare un legittimo controllo”.

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