Cronaca

Pericoloso latitante albanese
in manette: era evaso dal carcere
Anche un tentato omicidio nel curriculum

Il latitante albanese arrestato
Spaccio, violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione, tentato omicidio, evasione. Questo il curriculum criminale di Gezim Sula (alias Ismail Krasniqi), pericoloso latitante albanese 46enne, residente a Djion in Francia arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Crema a Spino d’Adda. Erano circa le 5 del mattino, quando i militari hanno fermato un’Audi A4 con targa francese. Alla guida l’uomo, con lui una 31enne serba. Il 46enne ha esibito una carta d’identità albanese e un permesso di soggiorno francese scaduto. Nei due documenti la data di nascita non coincideva. Particolare che ha insospettito i carabinieri che hanno condotto i due i caserma. Qui l’uomo, ha rivelato la sua identità, i suoi problemi con la giustizia anche in Italia, dove deve ancora scontare un anno per una condanna del 2001 della corte d’Appello di Napoli per gravi reati. L’uomo ha pure confessato di temere l’incontro in carcere con le opposte fazioni criminali.
Nel curriculum criminale dell’albanese, una lunga lista di reati commessi in tutta Europa. Nel 1998 il primo arresto in Italia a Caserta per sfruttamento della prostituzione, porto abusivo di armi, e reati anche a sfondo sessuale. L’uomo era stato allora condannato e avrebbe dovuto rimanere in carcere fino al 2003, ma il 15 ottobre 2002 era evaso dalla casa circondariale di Vallo della Lucania insieme ad altri due connazionali condannati per analoghe violenze. La rocambolesca evasione era divenuta oggetto di una interrogazione parlamentare. Un componente del terzetto era stato da poco arrestato in un albergo alla Comasina (Milano) dove alloggiava con due prostitute. L’altro evaso, che era stato arrestato nel 1997 per una rapina a due fidanzati in auto del tipo “arancia meccanica”, è tuttora ricercato.
Così come le era il 46enne arrestato stamattina, che arrestato a Casapulla (CE) e condannato di nuovo a Salerno per l’evasione e i furti commessi durante la fuga avrebbe dovuto rimanere in carcere fino al 2005, ma non si era presentato alla Casa Lavoro dove era stato avviato. L’uomo nel frattempo ha collezionato altri reati per il quali era stato fermato: a Ginevra (Svizzera) 2006 per stupefacenti; 2009 Djion (Francia) importazione e detenzione abusiva armi; a Annemasse in Alta Savoia (Francia) 2011 per tentato omicidio Scomparso dall’Italia dal 2005 i carabinieri di Crema tramite il servizio di cooperazione internazionale di Chiasso stanno verificando il suo coinvolgimento in un traffico di eroina.
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