Cultura

Il Museo Civico esce dall’agonia
L’amministrazione lo fa risorgere

Forse troppo poco considerato, il museo civico della città è finito spesso al centro delle polemiche. A destare perplessità gli ampi costi: oltre 500mila euro e i poco lauti ricavi. Nel capitolo del rendiconto di bilancio del 2012 dedicato al museo e alle mostre sono dichiarate entrate per 25mila ero contro uscite pari a 546mila 998 euro. Un segno meno di circa 521mila euro, che certo, in un periodo di crisi fa sorgere qualche pensiero. Spulciando le voci di spesa del bilancio del 2012 i costi totali del solo museo sono quantificati in 506.237 euro.

Rimasto nell’ultimo periodo anche senza direttore, Roberto Martinelli è andato in pensione, ora per il museo, dopo anche le tante sollecitazioni arrivate negli anni alle diverse amministrazioni per non lasciar morire una struttura in questo momento agonizzante, è pronto un progetto di rinascita. Un progetto deciso per valorizzare il patrimonio artistico e storico della città che altrimenti rischia di essere, come è forse stato fino ad ora, solo un costo per la collettività che neppure conosce il valore del luogo.

“Un grande patrimonio culturale che necessita di essere valorizzato e reso accessibile sia alla comunità cremasca sia ai turisti che chiedono di visitarlo. Il nostro obiettivo è quello di rivitalizzare il Museo Civico Cremasco, attraverso un percorso di riorganizzazione che lo renda fruibile e godibile nella sua bellezza”. Così l’assessore Paola Vailati ha introdotto le proposte che l’amministrazione guidata dal sindaco Stefania Bonaldi ha messo in campo per riorganizzare il museo rendendolo appetibile ai cremaschi e soprattutto ai turisti che si recano in città.

Nuova vita quindi alla sezione di Arte Moderna e Contemporanea. Due borse lavoro saranno a disposizione per sistemare l’area che deve essere ritinteggiata e soprattutto riorganizzata per ridare alla città l’intero comparto. Anche alla sezione permanente sarà messa mano per poter con nuovi moduli espositiva valorizzare, temporaneamente o a rotazione, alcuni elementi significative del patrimonio. Spazio ad una sezione dedicata anche agli artisti locali e contemporanei. Un primo obiettivo di una serie che vedrà protagoniste anche le associazioni culturali. Per loro l’assessore ha in mente un progetto che permetta di condividere dei percorsi per valorizzare il museo anche attraverso la messa a disposizione di spazi appositi  dove le stesse associazioni possano valorizzare la propria attività. Non verrà dimenticata neppure l’offerta didattica alle scuole, che tante volte, per la sua assenza ha fatto discutere in città. Per meglio offrire pacchetti didattici c’è in vista un percorso di formazione dei volontari e dei dipendenti comunali.

Altro punto fino a qui ignorato ma fondamentale riguarda la comunicazione: una apposita pagina Facebook ed un aggiornamento costante delle informazioni sul sito istituzionale del comune, faranno da apripista per far conoscere questo patrimonio sconosciuto al territorio e promuoverne le potenzialità turistiche. Primo passo per la fruibilità la revisione degli orari di apertura al pubblico. Attualmente il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 17,30. Il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30.

“La volontà dell’amministrazione comunale – conclude l’assessore alla cultura,- è quella di operare al fine di consolidare il Museo quale istituzione per la tutela, lo studio e la conservazione del patrimonio culturale della comunità cremasca. Vivere inoltre il Museo quale “spazio dinamico” per la promozione di opportunità culturali e aggregative”.

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