Cronaca

Chiusura del tribunale,
riunione a Cremona:
si discute degli spazi

Riunione operativa nel pomeriggio in Comune a Cremona per affrontare lo spinoso tema dell’accorpamento del tribunale di Crema a quello di Cremona. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il vice sindaco di Cremona Carlo Malvezzi (il sindaco Oreste Perri è passato per un saluto), il presidente ad interim del tribunale di Cremona Pio Massa, il procuratore Roberto di Martino, il giudice Pierpaolo Beluzzi, che sta cercando di utilizzare la tecnologia digitale come soluzione per avvicinare Crema a Cremona, e la dirigente Laura Poli. Per Crema, invece, il sindaco Stefania Bonaldi, il magistrato Maria Stella Leone e la segretaria comunale Marica De Girolamo. Nell’incontro sono stati affrontati gli aspetti logistici del futuro accorpamento. “E’ la prima di una serie di riunioni organizzate su questo tema”, ha detto il vice sindaco Malvezzi. “Oggi si è parlato dell’organizzazione e dello spostamento del personale da Crema a Cremona. Si sta valutando se una cosa del genere possa essere fattibile e gli spazi adeguati”. L’incontro di oggi arriva a pochi giorni dal presidio organizzato davanti al tribunale di Crema dai partiti per ribadire che il tribunale di Crema è un’eccellenza che va salvata. Intanto i parlamentari cremaschi si sono detti pronti a presentare una mozione per chiedere una proroga alla chiusura fissata per il prossimo 13 settembre. Proroga che potrebbe essere chiesta anche dal tribunale accorpante, cioè quello di Cremona, per i prossimi cinque anni, in base ad una circolare appena emanata. Tempo per la richiesta: entro il prossimo 30 aprile. E mentre si attende il “trasloco” dei giudici cremaschi, i colleghi di Cremona continueranno a spostarsi a Crema, almeno fino a quest’estate, per tentare di risolvere i problemi di organico di cui sta soffrendo il tribunale di Crema. E c’è di più: quando l’accorpamento sarà effettivo, a Cremona arriveranno tutte le cause cremasche, ma da Crema arriveranno solo due terzi del personale: grazie ad un interpello, infatti, al personale amministrativo, circa una trentina di persone, è stata data la possibilità di scegliere la propria destinazione. In tutto, dunque, dovrebbero essere una ventina, esclusi i magistrati di tribunale e procura, le persone destinate a spostarsi a Cremona.

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