Lettere

“Via Bergamo, pericolosa ma dimenticata”
carreggiata senza spazi di sfogo
lavori di sistemazione fermi da mesi

“Il rettilineo della provinciale 498 Cremona-Bergamo, nel tratto che da Soncino giunge fino a Gallignano, è molto bello, immerso nel verde, tra filari di alberi che sostengono le sponde dei fontanili che la fiancheggiano. Ma è molto pericoloso: la carreggiata non ha spazi di sfogo perché ai lati vi sono profondi fossati e la visibilità perfetta invita alla velocità ed anche a tentare sorpassi azzardati.
Infatti, con l’aumento del traffico degli ultimi anni, si sono registrati numerosi incidenti, spesso anche mortali. Ed il problema potrebbe diventare anche più preoccupante quando sarà attivata la BREBEMI.Eppure questo tratto di strada pare sia stato dimenticato. Alcuni mesi fa un autocarro per la raccolta dei rifiuti è uscito di strada poco prima dell’attraversamento del Naviglio ribaltandosi nella roggia che affianca la strada sul lato Est. L’autista se la cavò abbastanza bene ma il mezzo, prima di adagiarsi nel fossato, ha divelto il guard-rail trascinandolo nel fossato con gran parte della ripa.
Il punto dell’incidente venne immediatamente segnalato con opportuna cartellonistica. Sono passati i mesi invernali durante i quali magari vi erano altri interventi più urgenti da sistemare. Si pensava che, per intervenire, magari si volesse aspettare il periodo dello spurgo delle rogge durante il quale vengono deviate le acque.
Macchè: siamo a luglio ed è ancora tutto fermo! Il badilante del cartello segnaletico deve essere esausto bloccato per mesi nell’atto di iniziare i lavori di sistemazione della sponda e di ripristino del guard-rail; anche la batteria della lampada segnaletica notturna deve essere esaurita da un bel pò.Anche il sindaco di Soncino passa ogni giorno su questo tratto di strada per venire in Comune dalla sua abitazione da Gallignano. Non ha fatto pressione in Provincia perché si risolva il problema? A meno che, visto che a Soncino le opere pubbliche iniziate e mai finite sono parecchie, anche la Provincia si voglia adattare all’andazzo locale!
Non si può lasciare per mesi e mesi una simile situazione di pericolo senza intervenire: non sono opere da milioni!”

 

Franco Occhio

 

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