Cronaca

«No al convegno fascista»
Appello di Anpi a sindaco
e forze dell’ordine

Fermate il convegno fascista. L’appello rivolto al sindaco Stefania Bonaldi, ai partiti e alle forze dell’ordine parte dal presidente dell’Anpi, Paolo Balzari a seguito dell’organizzazione di un convegno in sala Alessandrini, da parte di una associazione neo nazista denominata “Unione per il Socialismo Nazionale”, allo scopo di promuovere un appuntamento per tutto il neo fascismo lombardo.

NO AGLI SPAZI PER I NEO FASCISTI

Non ci sta l’Anpi a vedere assegnati a associazioni di dichiarata ispirazione fascista spazi pubblici per convegni del genere. « Da tempo – scrive nella sua lettera indirizzata al sindaco – denunciamo la presenza nella nostra Provincia di formazioni di estrema destra come Forza Nuova e Casa Pound che mescolano populismo, nazionalismo, e neo nazismo dichiarato, all’uso di parole d’ordine che individuano un nemico a cui attribuire tutte le colpe: Rom, gay, mussulmani e stranieri in genere, organizzazioni che hanno un unico comune denominatore, superare la Costituzione e riscrivere la storia del nostro Paese. Si ammantano di cultura e di “socialità” ma esultano, come è successo, per la morte del magistrato  Pietro Saviotti, che aveva disposto l’arresto di un loro leader a Roma. Come associazione Anpi – incalza Balzari – crediamo che siano sufficienti le pregiudiziali antifasciste della nostra Costituzione ad impedire la concessione di spazi cittadini e visibilità mediatica alle organizzazioni di dichiarata ispirazione fascista».

E per questo chiedono che il sindaco di intervenire e impedire che questa iniziativa si svolga in quanto costituirebbe un’offesa alla città, e un fregio alla memoria del giudice Emilio Alessandrini. E incitano le forse dell’ordine a prestare la massima attenzione al moltiplicarsi di iniziative simili.

«L’Anpi – prosegue la lettera –  chiede con fermezza che la Costituzione venga fatta rispettare dalle autorità pubbliche e vengano applicate le leggi che vietano ogni forma di incitamento all’odio razziale così come ogni forma di apologia del fascismo e di ciò che esso ha tristemente rappresentato».

Un appello è rivolto anche a tutti i partiti e alle associazioni democratiche perché rifiutino qualsiasi tipo di provocazione da parte dei neofascisti, che potrebbero creare un clima di tensione in città, e perché al contrario agiscano con la tenacia dei mezzi civili e pacifici per contrastare questo fenomeno.

NESSUN COMMENTO DAL SINDACO

Sicuramente preoccupata il sindaco Stefania Bonaldi, che per il momento preferisce però non commentare, in attesa di capire insieme anche alle forze dell’ordine come agire.

I TIMORI DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

D’accordo con l’Anpi  il segretario della Federazione della Sinistra, Antonio Miglio: «Vogliamo che venga revocato il per mezzo di utilizzo di sala Alessandrini perché le posizioni che questa associazione esprime non devono trovare spazio. C’è il grosso rischio che succedano dei disordini, perché certamente gli antifascisti cremaschi non se ne staranno a case e quindi c’è il rischio di scontri come successo a Cremona. E Crema non merita che succedano cose di questo tipo».

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