Scuole

L’educazione ambientale
secondo l’IC di Sergnano

Da poco più di un anno l’Istituto Comprensivo “Primo Levi” di Sergnano diretto dalla dirigente Ilaria Andreoni è scuola polo per l’educazione ambientale dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, e dopo i vari adempimenti che ne hanno caratterizzato l’avvio, al secondo anno ha già al suo attivo parecchie iniziative e diversi corsi in campo ambientale. Sono 54 i comuni della provincia che sono stati coinvolti nelle attività formative proposte: 11 istituti Comprensivi nei i tre ambiti territoriali provinciali, 5 Istituti superiori di cui 4 a Crema e uno di Cremona, ed un Centro di Formazione Professionale regionale. Partendo da una attenta ricognizione dei bisogni formativi della rete di scuole che hanno aderito, l’IC Sergnano per venire incontro alle necessità del territorio ha avviato quindici percorsi formativi articolati in tre tematiche: l’economia circolare e il risparmio nell’utilizzo delle risorse, l’adattamento ai cambiamenti climatici, ed infine la rigenerazione del territorio e il risanamento ambientale. “Si tratta di tematiche – commenta il prof. Marco Riva, docente di matematica e scienze e referente per l’educazione ambientale – che si declinano in percorsi per studenti e per docenti, per un totale di 203 classi coinvolte, con circa 4mila studenti, in maggioranza iscritti alle scuole dell’Infanzia e Primaria, ed una settantina di docenti coinvolti, anche nel territorio cremonese”. Particolare supporto l’IC di Sergnano l’ha avuto dal Parco Regionale del Serio, che per le attività formative in presenza ha concesso l’utilizzo della Casa di Camperia. Diversi gli spunti offerti ai docenti che hanno seguito questi percorsi, per mettere in pratica una didattica più moderna, capace di coniugare aspetti pedagogici e metodologici, ad una didattica del fare.

“I percorsi che abbiamo pensato – prosegue il prof. Riva – sono stati volti a fornire ai docenti delle scuole della provincia, strumenti utili per scegliere quali percorsi adottare nel futuro, meglio rispondenti ai bisogni degli studenti, guidandoli anche nel portare avanti in autonomia le attività di educazione ambientale”. Rilevante anche la collaborazione e la rete tra scuole e altri soggetti che si occupano di tematiche ambientali, ed anche con le associazioni come il FAI, che la prossima primavera porterà ad una giornata sui fontanili di Capralba, nell’ambito della quale i ragazzi assumeranno il ruolo di ciceroni, impegnati prima in un percorso di approfondimento a scuola, tra primo e secondo quadrimestre, che si concluderà poi a maggio, con un convegno a Crema, dove i ragazzi prepareranno materiale divulgativo e didattico.

“La nostra attenzione però si concentrerà sui fontanili non ancora conosciuti, non su quelli più frequentati come ad esempio le Quarantine, ma altri fontanili, utilizzati come fonte irrigua e conservati ancora bene”, dice il prof. Riva, che descrive anche il percorso pensato in territorio di Capralba e sviluppato da Pro Loco e comune: “È il percorso dei livelli, che illustra anche le pratiche agricole e irrigue, il sistema di chiuse e paratoie che distribuivano l’acqua, importante anche per le marcite”. Una tecnica colturale questa, di origini molto antiche, un capolavoro di ingegneria idraulica, che ha reso fertili e floride le campagne e che sfrutta la possibilità di far marcire sui prati irrigui l’ultimo taglio, facendo stagnare le acque d’inverno, preservando così il campo dalle gelate e permettendo la crescita continua dell’erba, moltiplicando così i tagli di foraggio. Nello specifico, per il percorso dei livelli sarà coinvolto il plesso di Capralba con lo stesso prof. Riva che ne approfondirà gli aspetti legati alle sue discipline, con riferimento a fauna e flora, ed i docenti di lettere per i testi e il materiale divulgativo. Nel progetto anche la possibilità di ospitare gli interventi del presidente del Parco del Serio Basilio Monaci, e dello storico Valerio Ferrari. Una corposa attività resa possibile dallo stimolo e dalla vicinanza della dirigente scolastica Ilaria Andreoni: “La nostra dirigente ha da tempo garantito una sua impronta alla scuola legata alle tematiche ambientali, trovando terreno fertile in un istituto che possiamo definire rurale, con plessi attivi in piccoli comuni”, conclude il prof. Riva, che dal canto suo ha anche esperienze professionali come tecnico dell’ambiente, impegnato anche in progetti sulla conservazione di determinate specie faunistiche, che poi trovano traduzione anche nella sua quotidiana azione didattica.

 

Ilario Grazioso

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