Cronaca

Co-progettazione Comune
Terzo settore: parte seconda fase

Una passata iniziativa del Consorzio Arcobaleno
La città di Crema entra nel vivo della seconda fase del percorso di co-progettazione con il Terzo settore, un processo che l’Amministrazione comunale ha scelto di rendere strutturale, convinta che solo attraverso il confronto e la corresponsabilità sia possibile costruire politiche pubbliche realmente efficaci e capaci di incidere sulla vita delle persone.
La prima fase, da poco conclusa, ha già restituito un quadro molto significativo del dinamismo del privato sociale cremasco e dell’Ambito territoriale. Due avvisi, due linee di lavoro complementari e una risposta ampia, qualificata e capace di aggregare energie nuove. Per gli interventi di contrasto alla povertà sull’intero Ambito hanno risposto 13 realtà che si stanno coordinando attraverso la Fondazione Don Angelo Madeo – Caritas Diocesana. Per gli interventi che riguardano il solo territorio comunale, i soggetti coinvolti salgono a 21, con il Consorzio Arcobaleno come soggetto capofila.
Il Sindaco Fabio Bergamaschi ha così commentato: «La risposta molto positiva del privato sociale cremasco al bando emanato dal Comune di Crema dimostra come il solco tracciato negli anni scorsi sulla co-progettazione, come vero e proprio metodo di lavoro concertativo nella lettura dei bisogni sociali e nella predisposizione delle risposte agli stessi, sia profondo e di prospettiva.
È un metodo in cui crediamo e che riconfermiamo, cercando di valorizzare uno sguardo condiviso sulle evoluzioni sociali come strumento di analisi e di approntamento delle risposte necessarie a una società che cambia, che si trasforma e che ha bisogno di sentinelle attente nella comprensione dei fenomeni e di competenze appassionate nella predisposizione delle risposte ai bisogni sociali».
Temi centrali della co-progettazione comunale saranno il sistema educativo 0-6 anni, l’extrascuola, la valorizzazione culturale, le politiche di parità, le politiche giovanili, le reti di prossimità, il sostegno alle autonomie personali e lavorative e gli interventi per l’abitare: un’agenda ampia e ambiziosa che richiede coordinamento, visione e capacità di lavorare insieme.
Proprio su questa impostazione politica l’Amministrazione richiama con forza la propria scelta di metodo.
L’Assessora al Welfare, Anastasie Musumary, evidenzia la portata strategica della fase che si sta aprendo: «Siamo di fronte a un passaggio decisivo. Le trasformazioni sociali ed economiche degli ultimi anni ci chiedono di superare la logica dell’intervento frammentato e costruire reti solide, stabili, capaci di accompagnare le persone con continuità.
Avviare questa seconda fase di co-progettazione significa scegliere un welfare fondato sulla prossimità e sulla partecipazione. Significa riconoscere il valore politico del Terzo settore come attore che, insieme al pubblico, concorre alla costruzione del bene comune. L’ingresso di dieci nuovi soggetti è un segnale eloquente: Crema è un territorio che crede nella collaborazione e che vuole crescere».
L’Assessora all’Istruzione e alle Pari Opportunità Emanuela Nichetti lega il percorso alla visione educativa e culturale della città: «Co-progettare significa mettere al centro il futuro. Il sistema educativo, le politiche culturali, le pari opportunità non sono semplici capitoli amministrativi: sono scelte che definiscono il volto di una comunità. Con questo percorso vogliamo ribadire che Crema è una città che investe sull’infanzia, sulla scuola, sulle famiglie e sulle persone che sono, o potrebbero trovarsi, in condizioni di fragilità.
È una città che riconosce la cultura come infrastruttura essenziale, le pari opportunità e la tutela dei diritti come principi imprescindibili. In quest’ottica, il confronto e la collaborazione con gli enti del terzo settore che lavorano ogni giorno in questi ambiti concorrono a rendere le politiche dell’Amministrazione più concrete, più eque e più lungimiranti».
L’Assessore alle Politiche Giovanili, Giorgio Cardile, pone l’accento sulla centralità delle nuove generazioni: «I giovani rappresentano la misura del nostro impegno politico. Se una comunità riesce a offrire opportunità, strumenti, orientamento e spazi di partecipazione, allora significa che sta guardando davvero al futuro. Con la co-progettazione vogliamo continuare a costruire politiche giovanili che non siano occasionali, ma strutturate, continuative e condivise. Il coinvolgimento del Terzo settore è fondamentale perché permette di leggere in modo più ampio i bisogni e offrire insieme al decisore politico e alla componente tecnica comunale risposte più efficaci. Crema vuole essere una città in cui i giovani si sentano protagonisti».
Nelle prossime settimane verranno attivati i tavoli tematici che porteranno alla definizione dei progetti definitivi, degli strumenti finanziari e dell’accordo di collaborazione che costituirà la cornice operativa per il triennio 2026-2028. Un percorso complesso, ma fortemente voluto dall’Amministrazione, che interpreta la co-progettazione come una visione politico-amministrativa prima ancora che una scelta procedurale.
La presenza di dieci nuovi enti del Terzo settore, non presenti nell’attuale convenzione, rafforza ulteriormente la rete e conferma un dato politico chiaro: Crema è un territorio che cresce quando mette insieme competenze, visioni e responsabilità.

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