Cronaca

Rapporto Inps 2024: in provincia
ci sono 117.300 pensionati

L'incontro in Sala Quadri a Cremona

L’Inps di Cremona ha presentato in mattinata, in Sala Quadri, il rendiconto sociale annuale sulla situazione in provincia. Relativo al 2024, l’incontro è stato l’occasione per fornire un quadro della provincia di Cremona dal punto di vista socio demografico, (che fa registrare un saldo negativo, come del resto avviene in tutto il paese) previdenziale e occupazionale, dove la situazione è ancora incerta, ma dove si registrano anche elementi importanti come il saldo positivo tra assunzioni e cessazione di lavoro. Spazio anche ad alcune riflessioni nella giornata contro la violenza sulle donne.

Il direttore dell’INPS di Cremona Francesco De Luca si è concentrato invece sul rapporto tra l’istituto previdenziale e l’utenza, cittadini e imprese. In chiusura di mattinata, una tavola rotonda con un focus su mercato del lavoro, demografia e formazione dei giovani, lavoratori di domani.

ALCUNI DATI PRESENTI NEL REPORT
In provincia di Cremona i pensionati sono 117.335, una voce che comprende le pensioni di anzianità e anticipate, quelle di vecchiaia, di invalidità e ai superstiti. La maggior parte riguarda i lavoratori dipendenti del settore privato (55.489 persone), 17.066 quelli del pubblico, 34.840 i pensionati da lavoro autonomo.

L’importo medio delle pensioni per chi ha lavorato come dipendente nel settore privato ammonta a 2.136 euro per gli uomini (meno della media lombarda pari a 2.288 euro) e 1.091 euro per le donne (Lombardia: 1.1180).

dipendenti pubblici maschi percepiscono in media 2.488 euro (2.572 in Lombardia) e le femmine 1.776 euro (Lombardia: 1.844).
Notevolmente più basse le pensioni dei lavoratori autonomi848 euro la media per le donne (Lombardia: 855) e 1.156 per gli uomini (1.592 in Lombardia).

Nel 2024 – si legge nel report-  il mercato del lavoro registra un saldo positivo fra nuove assunzioni (38.084) e cessazioni (36.570).
Mentre sale leggermente l’occupazione e diminuisce la disoccupazione si registra un ricorso maggiore alla Naspi e alla cassa integrazione la cui proiezione sul 2025 parla di dati in forte crescita, segnale di un mercato occupazionale altalenante sul quale pesa o peserà il timore dei dazi annunciati dalla amministrazione americana. Un mercato del lavoro che non solo a Cremona, non può contare sulla fiducia di una crescita costante nel tempo ma che deve considerare il fattore “incertezza” quale componente certa delle singole previsioni produttive.
Le retribuzioni confermano il gap esistente fra lavoratori e lavoratrici sia nel settore privato che in quello pubblico. Ancora scarsa è la partecipazione delle donne al mercato del lavoro come dato generale, cresce nelle fasce di età adulta in coincidenza con l’aumento dell’età pensionistica.

Rispetto all’anno precedente, si assiste, per gli italiani ad una riduzione sia delle assunzioni a tempo indeterminato sia di quelle a tempo determinato. Per gli stranieri, si osserva un incremento sia delle assunzioni a tempo indeterminato che di quelle a tempo determinato. Aumenta il tasso di occupazione a fronte di un calo del tasso di disoccupazione; si riduce il tasso di inattività.

I lavoratori con contratti Part Time rappresentano il 21,4% dei lavoratori dipendenti totali, dato in linea con il valore regionale, e minore rispetto a quello nazionale.

Le entrate contributive in leggero aumento confermano la crescita occupazionale, così pure le pensioni previdenziali liquidate nel corso dell’anno; diminuiscono le anticipate nelle varie forme.

Per quanto riguarda la vigilanza ispettiva, l’Inps provinciale ha svolto nel 2024  42 ispezioni, dato in aumento rispetto al valore del 2023, pari a 23. Da queste ispezioni sono state individuate nel 2024 39 aziende irregolari. Per la Vigilanza Documentale le irregolarità riscontrate risultano pari a circa il 71% del totale delle verifiche effettuate.

Infine, per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, è stato riscontrato un aumento dei beneficiari per cessazione di rapporto di lavoro, dovuto soprattutto ad un aumento delle domande accolte di NASpI: ssi è passati dai 9.119 percettori del 2022 ai 10.306 del 2024, a causa soprattutto dell‘incremento di percettori uomini.

Giuliana Biagi

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