Cronaca

Violenza sulle donne, le iniziative
di sensibilizzazione della Questura

In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, prosegue l’impegno della Questura di Cremona nella campagna permanente “…questo NON è AMORE”, attraverso l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione sul territorio provinciale.

Quest’anno sono in programma le seguenti iniziative: la mattina di martedì 25 novembre a Crema, in piazza del Duomo, verrà realizzato uno stand espositivo da parte del personale del Commissariato, mentre mercoledì 26 novembre a Cremona in piazza Stradivari, in occasione del mercato cittadino, verrà allestito uno stand espositivo da parte del personale della Questura.

In entrambe le occasioni verrà distribuito un opuscolo informativo che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere, garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo si ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora.

Per la 9^ edizione dell’anno 2025, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella prefazione della brochure ricorda che “La violenza contro le donne non è mai un numero: è una vita violata, una dignità calpestata, un dolore che attraversa l’intera società. Non possiamo limitarci a contarne i casi: ogni femminicidio è una ferita che riguarda tutti, istituzioni e cittadini, e che richiede una risposta corale e responsabile”.

Testimonial della nuova edizione è Michelle Hunziker, che introducendo l’opuscolo afferma: “La tutela delle donne che si ottiene con l’applicazione delle leggi deve essere supportata da un profondo cambiamento culturale, che deve avvenire nella mente e nel cuore di tutti noi. Per questo è importante sensibilizzare, specialmente i più giovani, e accompagnare le vittime di violenza verso il raggiungimento dell’indipendenza economica. Denunciare non è un obbligo né una condanna, semmai un’opportunità. È il primo passo per essere, o tornare a essere, sicure, autonome, libere”.

Per questo motivo, “…questo NON è AMORE” rappresenta un progetto strategico che mira non solo a sostenere le vittime, ma anche alla sensibilizzazione della società nel suo complesso, promuovendo una cultura basata sul genere.

Nella giornata di martedì 25 novembre, inoltre, nel pomeriggio, Giulia Cristina, dirigente della Squadra Mobile, parteciperà in qualità di relatrice alla conferenza “Donne, violenza e mafia”, organizzata in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, all’interno del 4° edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo, che quest’anno si svolgerà a Cremona.

La Questura di Cremona, infatti, da anni è sempre attenta al tema della violenza contro le donne.

A tal proposito si ricorda anche “Una stanza tutta per sé”, una stanza allestita in Questura: si tratta infatti di uno spazio dedicato e protetto, attivo già da diversi anni, pensato per accogliere e tutelare le vittime di violenza di genere e i minori coinvolti in situazioni di particolare vulnerabilità.

Negli anni, la stanza tutta per sé ha rappresentato uno strumento essenziale nell’attività di contrasto alla violenza di genere e nella protezione dei minori, contribuendo a un percorso di sostegno più efficace e rispettoso della persona.

L’ambiente, appositamente allestito con arredi caldi e informali, è stato realizzato per favorire un clima di ascolto empatico e privo di intimidazioni, lontano dai contesti più formali degli uffici di polizia, per abbattere il muro di reticenza e vergogna. La sua funzione principale è consentire alle vittime di poter raccontare i fatti in un luogo sicuro, riservato e rispettoso delle loro esigenze emotive: non è solo una stanza, ma un luogo più ampio, dove le vittime si sentono accolte e possono aprirsi alle dichiarazioni senza interferenze.

All’interno della stanza opera personale specializzato, formato nell’ascolto delle vittime e nelle procedure di intervento in casi di violenza domestica, abusi o maltrattamenti. La presenza di operatori qualificati garantisce un approccio umano e professionale, volto a ridurre l’impatto traumatico e a facilitare la raccolta di informazioni fondamentali per la tutela e la protezione della vittima. La sala infatti, inoltre specificatamente allestita anche per i piccoli ospiti, che ritrovano un ambiente consono e il più possibile a misura di bambino.

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