Cultura

Il Festival dei Diritti
torna a Crema

“Umanità Plurale” è il titolo dell’edizione 2025/2026 del Festival dei Diritti, l’iniziativa che anche quest’anno CSV Lombardia Sud ETS promuove come spazio di incontro, riflessione e partecipazione civica nei territori di Cremona, Mantova, Lodi e Pavia.

Grazie a 140 realtà coinvolte nella prima tranche della rassegna che si svolgerà dal 26 al 30 novembre 2025, il Festival – giunto alla sua 19ª edizione – intende riaffermare il valore universale della dignità umana, in un tempo in cui i diritti fondamentali, sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, richiedono di essere continuamente riscoperti e vissuti nella quotidianità.

“Umanità Plurale” diventa così un invito a riconoscere e valorizzare la diversità come ricchezza, a costruire comunità inclusive e solidali, a promuovere la pace e la giustizia sociale, in linea anche con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. La seconda tranche del Festival dei Diritti si terrà dal 19 al 29 marzo 2026.

A Cremona e Crema gli eventi in programma sono in tutto 10 grazie a 37 realtà coinvolte. Nel palinsesto degli eventi territoriali è prevista la realizzazione di 3 proiezioni cinematografiche, 3 presentazioni di libri, 2 mostre e 2 incontri di sensibilizzazione; nel contesto cremasco il programma è frutto di un percorso di collaborazione tra vari enti condiviso con l’Amministrazione Comunale di Crema e Impronte Sociali ATS, mentre la Provincia di Cremona e la Fondazione Comunitaria hanno concesso il loro patrocinio.

A Crema il programma eventi inizierà giovedì 27 alle ore 21 in Sala Alessandrini con l’incontro pubblico “Commercio Equo/Solidale e consumo critico: una nuova forma delle relazioni tra nord e sud globale”; il giorno seguente nella stessa sala alle 8.30 la proiezione cinematografica “Umanità Plurale”: quattro corti per ripensarla con le nuove generazioni”; sabato 29 alle 16.30 il Festival si sposta al Museo Civico per la presentazione del libro “Confini invisibili. identità plurali nel cremasco” mentre la chiusura sarà domenica 30 per tutta la giornata in piazza del Duomo con la presentazione della mostra “Com’eri vestita?”.

Ispirato dal verso di Publio Terenzio Afro, “Nulla che sia umano mi è estraneo”, il Festival invita ad allargare lo sguardo e il cuore, superando diffidenze, paure e stereotipi. Accogliere la pluralità significa riconoscere che ogni persona è portatrice di valori e diritti inalienabili, come sancito dall’Articolo 1 della Dichiarazione: “Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”

Attraverso convegni, spettacoli, mostre, incontri pubblici e seminari culturali, il Festival si propone come un laboratorio aperto di riflessione e azione, in cui l’arte, l’impegno civile e il volontariato si intrecciano per dare concretezza ai principi della Dichiarazione Universale:

– il diritto all’educazione (Art. 26),

– la libertà di pensiero, coscienza e religione (Art. 18),

– il diritto alla partecipazione alla vita culturale e sociale (Art. 27),

– il diritto alla solidarietà e alla cooperazione tra i popoli (preambolo e Art. 28).

Il Festival dei Diritti nasce da una fitta collaborazione tra associazioni, scuole, istituzioni e cittadini, coordinati da CSV Lombardia Sud ETS e Impronte Sociali ATS, che favorisce la connessione tra idee e progetti, sostiene la costruzione di nuove sinergie territoriali e anima le reti di energie civiche che hanno bisogno di trovare luoghi, spazi, contesti in cui manifestarsi ed esprimersi.

“Umanità Plurale” vuole essere un invito a condividere responsabilità, promuovere partecipazione e costruire insieme un futuro fondato sulla dignità, sull’uguaglianza e sulla solidarietà: i cardini di una civiltà che riconosce in ogni persona un essere umano, non un estraneo. Un’umanità capace di ricordare che i diritti, per restare vivi, devono essere praticati.

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