Crema rende omaggio
alle vittime di Nassiriya
Sono passati 22 anni da quel 12 novembre 2003, da quella camion cisterna che esplose davanti la postazione Maestrale della White Horse, spegnendo le vite di ventotto uomini, diciannove italiani e nove iracheni, prima che carabinieri e militari dell’esercito, oltre a due civili.
Crema non dimentica e come ogni anno, le unità civili e militari si sono ritrovate in Piazzale Rimembranze per depositare la corona di alloro al monumento dei caduti, per mantenere vivo il ricordo di quella drammatica giornata.
Un momento che, anche solo per pochi minuti, riunisce le istituzioni della città e del Territorio, mettendo da parte le divisioni politiche, per innalzare un unico e solenne silenzio che racchiude solidarietà e ringraziamento verso chi ha sacrificato la propria vita con l’obiettivo di riportare la pace nel mondo.
“Il ricordo dei caduti di Nassiriya è ancora vivo nella nostra comunità nazionale – ha commentato il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi – e ci sono tanti modi per servirla: ci sono uomini che lo fanno in divisa, lo fanno nelle missioni internazionali, lo fanno per spirito di servizio, ma con il loro esempio e la loro dedizione ovviamente forniscono uno spunto di impegno civile a tutti noi. Credo che sia questo il senso più importante oggi di ricordare queste persone, di renderle onore e in buona sostanza di trarne un esempio”.
Alle parole del primo cittadino cremasco si sono aggiunte anche quelle di Fabiano Gerevini, il presidente del comitato tenenti combattenti di Crema, il quale ha voluto ringraziare i presenti per mantenere vivo il ricordo ogni anno delle vittime di Nassiriya “L’unico modo che abbiamo per evitare di far prendere polvere alla memoria di questi eroi è quello di omaggiarli per ricordare il loro sacrificio”.
Riccardo Lionetto