Cronaca

Palazzo Pignano, acquisiti 47
beni confiscati alla criminalità

Giuseppe Dossena Sindaco di Palazzo Pignano

Un iter durato anni che è diventato realtà. Il comune di Palazzo Pignano, paese di circa 4.000 abitanti con il più alto numero di beni confiscati alla criminalità organizzata in Lombardia, ha deliberato, nell’ultimo consiglio comunale l’acquisizione di 47 immobili che saranno restituiti alla collettività.
Un’operazione complessa che segna la vittoria dello Stato sulla criminalità e sana ferite, alimentando speranza e futuro. Da luoghi di violenza e sopraffazione, a luoghi di rinascita e rigenerazione sociale e culturale.

“Da un anno a questa parte – ha detto Giuseppe Dossena, sindaco di Palazzo Pignano, abbiamo accettato questi beni che ci ha messo a disposizione l‘Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati centrale prima di Roma poi di Milano; penso che sia stato e che sia un dovere da parte del sindaco, di ogni comune, accettare questi beni che vanno a disposizione della cittadinanza tutta e del circondario”.

Imponente il patrimonio acquisito a titolo gratuito che non potrà essere venduto: 15 appartamenti con box, due magazzini, un negozio, quattro abitazioni indipendenti e nove lotti di terreno agricolo su cui l’amministrazione di Palazzo Pignano vuole costruire una scuola materna per il territorio.

“Un bene diventerà un luogo  istituzionale – ha proseguito Il sindaco Dossena – per dare modo alla nostra Protezione Civile di avere uno spazio; nel frattempo andremo a chiedere fondi per risistemarlo e ristrutturarlo.
Poi ci sono  dei beni che sono in palazzine di recente costruzione che possono già essere messi a bando”.

La Regione mette a disposizione dei fondi ad hoc per ristrutturare gli immobili mentre le case già agibili saranno assegnate a prezzo calmierato tramite appositi bandi pubblici in concessione.
Sabrina Grilli

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