Aumento dei prezzi della piscina:
"Forus pensa solo al profitto"
Un aumento dei prezzi del 40% sugli abbonamenti in piscina in tre anni, gli utenti alzano la voce. In questi giorni, infatti, la situazione legata al rincaro della piscina di Crema, gestita da Forus, ha fatto parecchio discutere la comunità, soprattutto chi la frequenta da anni.
Nonostante il gradimento dei servizi, alcuni abbonati storici del centro sportivo cremasco hanno reso noto l’aumento degli abbonamenti negli ultimi anni, giustificati dalla società come causa del miglioramento di alcuni servizi per gli utenti.
Alle prime proteste di alcuni utenti della piscina, Forus avrebbe mantenuto la linea dura ribadendo che non saranno rivisti i prezzi.
“Forse però Forus dimentica che ha in gestione un bene pubblico – scrivono 40 utenti – che offre un servizio pubblico alla cittadinanza cremasca (Crema e dintorni), per il quale peraltro ha pure ricevuto un cospicuo contributo comunale! Pur riconoscendo che Forus è un soggetto privato e deve pertanto compiere le proprie scelte secondo le regole del mercato, il principio che deve guidare tali scelte non può certo essere che anche se l’utenza diminuisce “tanto ci guadagniamo lo stesso”.
Nella protesta, gli utenti hanno proposto anche delle personalizzazioni degli abbonamenti in base agli interessi delle persone: “Ad esempio chi usufruisce solo della sala pesi e chi solo dei corsi in acqua, chi pratica solo nuoto libero e chi solo i corsi fitness. Allora perché non diversificare prezzi e abbonamenti in base alle attività d’interesse? Inoltre, per aumentare il margine di guadagno si potrebbero verificare possibilità di risparmio, ad esempio dividendo meglio gli spazi molto ampi degli spogliatoi, in modo da rendere più efficiente il riscaldamento”.
Proprio su quest’ultimo punto, arriva la stoccata a Forus, ovvero, il riscaldamento non funzionante e il disservizio dei corsi: “Spesso nella stagione fredda gli spogliatoi non sono riscaldati a sufficienza. Infine, segnaliamo che i servizi offerti non sempre sono continuativi: ad esempio, quando le istruttrici sono assenti spesso i corsi vengono semplicemente annullati; durante le prime due settimane di settembre, c’erano meno corsi fitness disponibili, ma il costo dell’abbonamento è rimasto intero! Per queste ragioni ci rivolgiamo a Forus perché riveda la propria decisione, ma desideriamo anche informare il Comune di Crema e tutta la cittadinanza di quello che sta succedendo a questo importante servizio pubblico”.