Politica

Convegno pedagogico a Crema:
l'analisi dei primi sei anni di età

Con il Convegno CPT 2025 “0-6 Luogo di intrecci: saperi in relazione”, in programma sabato 8 novembre in Sala Pietro da Cemmo del Centro Culturale Sant’Agostino, continua il lavoro del Coordinamento Pedagogico Territoriale (CPT) del Distretto Cremasco, di cui il Comune di Crema è capofila.

L’iniziativa si inserisce nel percorso di riflessione e confronto sulla continuità educativa e sulla ricerca pedagogica nel contesto 0-6 anni, con l’obiettivo di valorizzare e condividere esperienze, pratiche e saperi tra nidi e scuole dell’infanzia statali, comunali, paritarie e private del territorio.

Lo scorso anno educativo si era chiuso con l’evento “La provocazione dello 0-6”, tenutosi il 25 giugno presso la galleria del Palazzo Comunale di Crema, nel quale era stato restituito e condiviso con sindaci e dirigenti scolastici del territorio il percorso compiuto dal CPT nei suoi primi tre anni. Gli intervenuti avevano dato voce a una comunità professionale viva, capace di mettersi in discussione e di cooperare per costruire un sistema educativo che metta il bambino al centro, in un contesto di alleanza tra servizi, scuola e amministrazioni.

In tale incontro, dopo l’introduzione dell’Assessora all’Istruzione del Comune di Crema, Emanuela Nichetti, che ha sottolineato l’importanza del percorso intrapreso e i significativi risultati che si stanno conseguendo, la presidente del CPT Elisabetta Mariani, posizione organizzativa dell’Ufficio Scuola del Comune di Crema, ha tracciato un quadro della situazione educativa locale e ha ripercorso le tappe del lavoro svolto al fine di costruire e sviluppare il sistema integrato 0-6 nel territorio cremasco, che si fonda su incontri formativi mensili rivolti alle coordinatrici pedagogiche, incontri formativi e di supervisione di sub-ambito e attività formative rivolte a educatrici e insegnanti del distretto cremasco.

A seguire Sabina Gandellini, docente dell’Università Statale di Milano Bicocca, pedagogista, formatrice e ricercatrice, responsabile scientifica del CPT cremasco, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni, scuole e territorio per promuovere uno sviluppo integrato dei servizi educativi e scolastici in un’ottica di continuità, che veda il bambino al centro del percorso educativo.

Su questo tema, la successiva tavola rotonda è divenuta occasione di confronto tra i diversi attori che concorrono, con ruoli differenti ma interconnessi, alla costruzione del sistema integrato 0-6.

Alex Severgnini, Sindaco di Capergnanica, ha raccontato l’esperienza del suo Comune, nel  quale è stato dato il via ad un polo 0-6. Il sindaco si è detto convinto del fatto che le scelte politiche possano contribuire a sostenere una visione pedagogica che ha come obiettivo la continuità anche attraverso la costruzione di edifici scolastici appositamente progettati. Il Dirigente Scolastico dell’IC Crema 3 Nelson Mandela, Paolo Carbone, ha evidenziato quanto sia importante “osare” in campo educativo, sperimentando linee pedagogico-educative innovative, supportate da una costante e specialistica formazione degli insegnanti. Da qui l’esperienza delle sezioni montessoriane attivate nel suo Istituto dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado. A questi è seguito l’intervento di Filippo Zorloni, architetto dell’ufficio tecnico del Comune di Crema, il quale ha raccontato l’esperienza di condivisione e contaminazione reciproca tra ufficio tecnico e ufficio scuola in essere finalizzata a progettare gli edifici scolastici in funzione dei bisogni evolutivi del bambino. La costruzione del nuovo nido di via Desti vede dunque un ufficio tecnico attento ai temi pedagogici, che si interroga insieme alle esperte di pedagogia sul benessere dei bambini all’interno degli ambienti dell’edificio. Elisabetta Mariani ha aggiunto che anche servizi che sembrano solo tecnici, come la mensa, il trasporto, gli arredi, possono invece essere ripensati in chiave educativa e ha sottolineato che un Ufficio Scuola attento anche a questi aspetti possa di fatto essere motore di cambiamento.

In chiusura le testimonianze dirette di chi lavora ogni giorno con i bambini.

Rosaria Lucini Paioni, insegnante della Scuola dell’Infanzia Castelnuovo (IC Crema 1), la quale ha sottolineato come il confronto nel CPT ha permesso di sviluppare uno sguardo condiviso sul bambino, favorendo il cambiamento personale e di gruppo. Attraverso la curiosità, l’osservazione reciproca e la collaborazione, si sono attivate infatti strategie concrete per costruire continuità educativa.
Letizia Benatelli, educatrice dell’Asilo Nido Comunale di Pandino, ha riflettuto sul fatto che la costruzione di una Scuola dell’Infanzia accanto al nido non è solo in funzione di una vicinanza fisica, ma è di fatto l’opportunità preziosa di sviluppare una vicinanza di pensiero e di visione educativa. Questa prossimità rappresenta un punto di partenza per un progetto condiviso tra il nido comunale e la scuola dell’infanzia statale di Pandino, già in fase di sviluppo e che ha potuto godere del supporto formativo del CPT.
Infine Eleonora Castelnovo, Coordinatrice Pedagogica dell’IC di Offanengo, ha raccontato quanto sia stato importante il confronto all’interno del CPT per definire la funzione del coordinamento pedagogico di un grande istituto comprensivo. Ne è emersa la figura di un coordinatore che, favorendo il dialogo e la condivisione e rendendo la continuità un obiettivo comune e strutturato, diviene punto di riferimento, costruttore di ponti e promotore di un cambiamento condiviso.

Il Convegno CPT dell’8 novembre, specificatamente pensato per gli operatori dei servizi per l’infanzia 0-6, vedrà  la partecipazione di Carlo Alberti, socio formatore di Percorsi per Crescere Società Coop Sociale, e di Sabina Gandellini, che presenterà “La lettura dialogica nella continuità 0-6: un’esperienza di ricerca-azione nei nidi e nelle scuole dell’infanzia di Crema”. Inoltre nei chiostri del CCSA sarà possibile visitare la mostra “Esperienze 06: trame di saperi, tessiture di futuro”, che raccoglie documentazioni e narrazioni provenienti dai servizi educativi e scolastici del territorio, offrendo uno sguardo corale sul valore della continuità e della cooperazione educativa.

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