Sicurezza,aumento dei Codici Rossi
Appello della Caso al centrodestra
La consigliera comunale di Crema Aperta,Teresa Caso, visto l’aumento dei codici rossi anche in Provincia di Cremona, lancia un appello ai consiglieri di centrodestra e al senatore di FdI Renato Ancorotti, dimostratosi attento e sensibile al tema della violenza di genere. No agli emendamenti (della Lega)che impediscono l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole e (di FdI) che tolgono il divieto di usare slogan o immagini sessiste per fare pubblicità su strade.
“Lancio un appello ai consiglieri di centrodestra – scrive la consigliera comunale di Crema Aperta, Teresa Caso,- affinché facciano pressione sui loro partiti per cambiare una rotta che rappresenta un passo indietro grave e pericoloso sul piano culturale, che è il terreno in cui ci affondano le radici profonde della violenza e della sopraffazione contro le donne.
I reati diminuiscono in tutta la Provincia, mentre aumentano i “codici rossi”. Questo è quanto ci ha riportato il Sindaco Bergamaschi nell’ultima seduta della commissione, aggiornandoci sulla riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto Antonio Giannelli.
Il cosiddetto Codice Rosso, istituito nel 2019, mira a contrastare la violenza domestica e contro le donne sia con misure repressive (pene più severe e introduzione di nuove forme di reato) che preventive, promuovendo un cambiamento culturale di lungo respiro che deve partire dall’educazione nelle scuole e dalla sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso anche la cura del linguaggio con il divieto di messaggi offensivi e discriminatori di genere, che nel 2021 è sfociato nel divieto di fare pubblicità su strade, mezzi pubblici e altri veicoli con messaggi sessisti offensivi della dignità o discriminatori.
Se le dichiarazioni di condanna ad ogni femminicidio non sono solo di circostanza confido che da parte degli stessi esponenti del centrodestra venga presa una posizione sui due fatti:
– In Commissione Istruzione della Camera è stato approvato un emendamento della Lega che vieta la possibilità di fare educazione sessuale e affettiva nelle scuole fino alle scuole medie inferiori comprese. In questo modo si rischia che i ragazzini soddisfino le loro naturali curiosità inerenti la sfera sessuale affidandosi a fonti inattendibili facilmente reperibili in internet, con il rischio di essere agganciati dal fiorente mercato dei siti pornografici rivolto ai giovanissimi, privandoli di quella fondamentale dimensione educativa che educa al rispetto nelle relazioni.
– Fratelli d’Italia con un emendamento parlamentare al Ddl Concorrenza propone di cancellare il divieto di fare pubblicità su strade, mezzi pubblici e altri veicoli con immagini o slogan sessisti; così, in nome della libertà d’impresa e di espressione, si torna a rappresentare il corpo delle donne come oggetto di desiderio, plasmato secondo esigenze di marketing.
Il mio appello è rivolto anche direttamente al sen. Ancorotti che ha dimostrato di essere sensibile al tema della violenza contro le donne presentando una proposta in Senato per potenziare la prevenzione con strumenti in grado di cogliere i segnali che spesso precedono i femminicidi. Ma questa iniziativa da sola diventerebbe poca cosa se poi si consentisse di indebolire quei presidi che vanno nella direzione di educare al rispetto nelle relazioni intime e a sensibilizzare contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere”.