PolentAnffas, che numeri:
più di 11mila portate servite
La sedicesima maratona della polenta, meglio nota come PolentAnffas, è terminata. Due weekend lunghi, da giovedì a domenica, di grande successo per Anffas Crema, con tutte le serate e i pranzi domenicali soldout, all’insegna del buon cibo, dell’allegria e della solidarietà. Infatti il ricavato dell’annuale manifestazione, tolte le spese, andrà a coprire alcuni servizi di Fondazione Alba Anffas Crema.
Nella serata di martedì, l’appuntamento dedicato ai volontari che si sono alternati tra i tavoli, nelle cucine, alla pesca, al bar, in cassa, al microfono e alla bancarella, quest’anno in totale 250. Quasi tutti si sono presentati alla cena sotto il tendone di via Mulini alle Villette per brindare all’ennesimo traguardo raggiunto.
“Grazie a tutti per il cuore, la passione e l’impegno che ci avete messo anche quest’anno, senza di voi PolentAnffas non esisterebbe”, ha detto la presidente di Anffas Crema Daniele Martinenghi, sottolineando anche la forte vicinanza dei cremaschi. Al suo fianco Miriam, la referente dell’evento, che ha fornito tutti i numeri della festa: 11.013 sono state le portate servite, di cui 6.248 con polenta. Il piatto più ordinato è stato polenta e stracotto (1.074 pozioni), escluse le patatine fritte: ne sono state servite ben 2.184.
A ruba anche le altre specialità con polenta: croste di grana 724, Salva alla piastra 794, stinco 676, ragù 608, polenta taragna 578, zola 545 e merluzzo fritto 458. E ancora, 109 i piatti vegani preparati, 654 i panini con la salamella venduti. A seguire tutto il resto delle bontà confezionate dalle abili mani dei volontari. Ben 1.250 le foto scattate dal fotografo ufficiale. La serata dei volontari è stata caratterizzata dalla “disfida del risotto”, ormai anche questa divenuta una tradizione. Tre quelli in gara: Arlecchino, Brolo e Della tradizione. A vincere sono stati gli chef Bruno e Mauro con il loro risotto Arlecchino, che ha ottenuto 61 voti. Il ritrovo si è concluso tra gli applausi e tanto entusiasmo, consapevoli che uniti in questo modo si può andare sempre più lontano.